MINORI STRANIERI IRREGOLARI E DIRITTO ALLA SALUTE: FUORI DA POLEMICHE ED ESTEMPORANEITÀ.

DICHIARAZIONE DI FULVIA COLOMBINI E MELISSA OLIVIERO DELLA SEGRETERIA DELLA CGIL LOMBARDIA

Fulvia Colombini e Melissa Oliviero, della Segreteria della CGIL Lombardia, a proposito delle notizie riportate dalla stampa sullo scontro di ieri in Consiglio Regionale in merito alla proposta avanzata da Umberto Ambrosoli per l'assegnazione del pediatra di libera scelta ai minori figli di stranieri in condizioni di irregolarità, dichiarano: “Sentiamo il bisogno di uscire dalle polemiche ragionando del merito della questione, sulla quale, come sindacati, abbiamo da tempo avviato un percorso di confronto. 

Le indicazioni generali per la "corretta applicazione della normativa per l'assistenza sanitaria alla popolazione straniera " sono contenute nella deliberazione della Conferenza Stato Regioni firmata a Roma il 20 dicembre 2012, e che dovrà essere recepita da tutte le Regioni. 
Tale delibera rappresenta quindi un punto di riferimento anche per la Lombardia. Come organizzazioni sindacali abbiamo immediatamente chiesto il suo recepimento, a gennaio 2013. Durante l'incontro con l'Assessore Melazzini, allora assessore alla sanità, avevamo ottenuto l'immediata attuazione della norma che garantisce l'iscrizione al servizio sanitario nazionale per gli ultra65enni che vengono in Italia per ricongiungimento familiare con i loro figli, regolarmente soggiornanti.
L' Assessore Melazzini - proseguono le due sindacaliste della CGIL - si era impegnato, se fosse stato eletto, a continuare il percorso di recepimento della delibera per tutti gli altri aspetti, tra cui quello dei minori non regolari, dopo le elezioni regionali .
Come CGIL abbiamo avanzato di nuovo la richiesta alla nuova giunta nel mese di maggio scorso, consegnando per iscritto le nostre proposte in occasione della presentazione del Piano Regionale di Sviluppo 2013-2018, e stiamo ancora attendendo una risposta. 
Il diritto alla salute è un diritto della persona che dev’essere sempre garantito, tanto più quando si tratta minori.
La delibera delle Regioni richiama in particolare la tutela della gravidanza, della salute dei minori e la garanzia di ricevere le vaccinazioni . 
Per i minori non regolari, pur non essendoci l'obbligo per la Regione di accettare l'iscrizione al servizio sanitario nazionale, chiediamo che il diritto alla salute venga garantito non solo attraverso le prestazioni d'urgenza presso il Pronto Soccorso o le prestazioni degli ambulatori privati. I bambini hanno bisogno di un medico che li segua costantemente, che li conosca, che segua il loro processo di crescita: solo il pediatra di libera scelta può garantire queste prestazioni che tutti noi riteniamo indispensabili per i nostri figli e nipoti . 
Inoltre le statistiche ci dicono che chi vive in condizione di irregolarità è più soggetto a disturbi della salute, mentre quando la sua situazione si stabilizza i suoi bisogni di prestazioni sanitarie sono del tutto simili a quelli della popolazione autoctona. In più è uno spreco di denaro pubblico far rivolgere al Pronto Soccorso i genitori di questi bimbi, anche quando hanno solo un influenza, perché non possono rivolgersi a nessuno per una prescrizione di antibiotico.
Reiteriamo quindi la nostra richiesta alla Regione - concludono Colombini e Oliviero - di incontrarci per proseguire l'iter che positivamente avevamo intrapreso a gennaio per il recepimento integrale della delibera Stato/Regioni. 
Chiediamo inoltre al Presidente Maroni, anche questo è scritto nelle nostre proposte sul PRS 2013-2018, di istituire la Consulta Regionale quale organo di consultazione e partecipazione per i problemi degli immigrati extracomunitari residenti in Lombardia, per avere un luogo dove discutere i problemi e trovare le soluzioni più adeguate.

Sesto San Giovanni 3 luglio 2013

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