GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE A SOSTEGNO DELLA CAMPAGNA

“DATEVI UNA REGOLATA” SULLA REGOLAMENTAZIONE DEI TIROCINI PER I GIOVANI: FORMATIVI, PROFESSIONALIZZANTI E RETRIBUITI. 

Oggi, mercoledì 29 maggio, è la giornata di mobilitazione nazionale indetta dalla CGIL per rilanciare la campagna dal titolo “Datevi una regolata”, finalizzata ad ottenere un’effettiva regolamentazione dei tirocini formativi per i giovani che siano retribuiti e professionalizzanti. Inizia oggi infatti l’ultimo bimestre utile perché i governi regionali recepiscano le linee guida della Conferenza Stato Regioni, che debbono delineare le caratteristiche minime per regolamentare la realizzazione di uno stage.

La conferenza Stato Regioni ha infatti emesso “Le Linee guida in materia di tirocini” che, per diventare attuative, dovranno essere recepite dalle Regioni entro il mese di luglio 2013.

Il tirocinio si configura come periodo di formazione e orientamento al lavoro o come un’esperienza formativa professionalizzante in ambiente lavorativo, e non come un rapporto di lavoro dipendente.
Gli stage sono un importante momento per conoscere il lavoro da vicino, per orientarsi, formarsi e inserirsi nel mercato del lavoro. Per questo devono funzionare bene, essere ben organizzati e basarsi su regole valide per tutti.

La CGIL pone come obiettivi della sua campagna di ottenere: 

  • Che lo stagista non serva mai a sostituire personale dipendente e che non possa essere impiegato per attività ripetitive ed esecutive. 

    Che siano banditi gli stage gratuiti. Le “Linee guida” prevedono un’indennità minima di 300 euro, ma le Regioni si sono impegnate ad alzare questa cifra a 400 euro. E’ giunto il momento per affermare i principi di dignità ed equo compenso.

    Che sia garantito che gli stage siano un’occasione di orientamento e formazione durante il percorso di studi o al termine dello stesso, e che non possano essere proposti a ripetizione come unica forma di “lavoro”. Per questo riteniamo che debbano essere attivabili soltanto per i giovani che hanno conseguito il titolo di studio da non oltre 12 mesi, che non siano più lunghi di 6 mesi e non possano essere prolungati o ripetuti.

    Che sia previsto un meccanismo che agevoli la trasformazione dello stage in un rapporto di lavoro vero e proprio.

    Che siano previste sanzioni e multe per le aziende ospitanti se non corrispondono l’indennità allo stagista, e sanzioni per i soggetti promotori una volta scoperto uno stage fasullo.

    Che vengano dati più poteri all’attività dei servizi ispettivi: controllare, vigilare, sanzionare.

Nelle “Linee guida” la novità più rilevante, rispetto a quanto è già in vigore in Lombardia, sta nel riconoscimento economico al tirocinante.
Cgil Lombardia chiederà al più presto alla Regione di assumere le “Linee guida” anche sotto questo profilo, consentendo quel giusto riconoscimento ai giovani che si apprestano a compiere un percorso di formazione e orientamento o di inserimento o reinserimento lavorativo.

Per quanto riguarda invece la trasformazione del tirocinio in rapporto di lavoro, in Regione Lombardia, Cgil Cisl Uil hanno chiesto da tempo che al termine del percorso formativo, il tirocinio extracurricolare si possa trasformare in una reale opportunità di impiego.

In effetti, con l’avviso “Dote Lavoro - Tirocini per i giovani” che Regione Lombardia ha approvato nel marzo 2012, questa opportunità è stata recepita consentendo ai giovani compresi tra i 18 e i 29 anni neoqualificati, neodiplomati del sistema di istruzione e formazione professionale, neodiplomati del sistema di istruzione e neolaureati entro 12 mesi dalla data di conseguimento del titolo, oppure non occupati da almeno 6 mesi, attraverso una serie di incentivi, di avere l’opportunità di poter conseguire, al termine del percorso formativo, un effettivo lavoro.

Gli incentivi sono riconosciuti sia ai promotori (Enti accreditati alla formazione e ai servizi al lavoro), a condizione che il tirocinio arrivi a regolare conclusione oppure venga trasformato in un rapporto di lavoro, sia alle imprese ospitanti che assumono il tirocinante con un contratto di lavoro subordinato, full time o part-time, con una durata non inferiore a 12 mesi.

La Cgil chiederà di rendere strutturali le misure regolamentari nella nostra Regione, ritenendo il percorso di qualificazione e di inserimento lavorativo un importante strumento per favorire l’accesso dei giovani nel mondo del lavoro.

La Cgil inoltre ritiene necessario sviluppare un confronto con tutte le Associazioni imprenditoriali finalizzato alla conoscenza dello strumento del tirocinio e alla sua diffusione, affinché le imprese offrano ai giovani percorsi di ingresso nel mercato del lavoro attraverso l’abbinamento tirocinio/apprendistato, allo scopo di superare le attuali discontinuità e precarietà.

Sesto San Giovanni 29 maggio 2013

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