COMUNICATO STAMPA congiunto
FILT-CGIL, CGIL LOMBARDIA

"Vertenza gruppo Carrefour: si è appena chiuso l'incontro in prefettura"

87° GIORNO SENZA STIPENDIO

 


SI È APPENA CONCLUSO L’INCONTRO IN PREFETTURA CON UNA NUOVA PROPOSTA DEL SINDACATO E CON UN PASSO INDIETRO DELLE CONTROPARTI. LA MOBILITAZIONE CONTINUA NELLE PROSSIME ORE.

 

Si è concluso alle ore 13.00 l’incontro convocato in Prefettura con la FILT – CGIL E LA CGIL Lombardia. All’incontro erano presenti solo i lavoratori, le rappresentanze sindacali e la Prefettura. La proposta delle controparti è un passo indietro rispetto all’incontro precedente. Per questa ragione si assumono ogni responsabilità sulle iniziative che metteremo con certezza in campo.

Negli scorsi giorni la cooperativa R.M. e il consorzio GEMAL avevano dichiarato la disponibilità a reintegrare 26 dei 62 lavoratori come previsto dalla sentenza. Per la FILT-CGIL e la CGIL Lombardia già questa proposta era stata giudicata irricevibile perché fuori dalla sentenza che obbliga il reintegro di tutti i 62 lavoratori. Oggi la proposta delle controparti, illustrata dalla Prefettura, è stata l’apertura della cassa integrazione immediata. Il consorzio GEMAL e il gruppo GS-Carrefour si ostinano nel non voler rispettare la volontà del giudice sancita nella sentenza degli inizi di agosto. La FILT-CGIL e la CGIL da subito hanno rigettato questa nuova proposta consapevoli che la cassa integrazione si concluderebbe il 31/12/2010 lasciando i lavoratori nuovamente senza impiego. La FILT-CGIL e la CGIL con grande senso di responsabilità hanno riformulato una nuova proposta alle controparti in tre punti: 1)reintegro dei 62 lavoratori nel polo logistico di Pieve Emanuele da parte della società R.M. 2)disponibilità dell’organizzazione sindacale a verificare la necessità di apertura degli ammortizzatori sociali fino al primo ottobre 2010 3) assunzione dei 62 lavoratori dal 1/10/2010 in un soggetto che operi presso il polo logistico di Pieve Emanuele. La prefettura verificherà nelle prossime 48 ore la disponibilità delle controparti. Le nostre iniziative di mobilitazione nei prossimi giorni proseguiranno perché riteniamo che il gruppo GS-Carrefour debba giocare un ruolo attivo nella risoluzione di questa controversia. Le sentenze della magistratura non possono essere considerate solamente consigli non vincolanti altrimenti si rischia un perenne stato di illegalità che questo Paese non può permettersi di tollerare.

Milano, 01 settembre

 

 

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