CGIL LOMBARDIA
UFFICIO STAMPA

LA POSIZIONE DELLA CGIL LOMBARDIA SULLE NOMINE DEI DIRETTORI GENERALI DELLE ASL E DELLE AZIENDE OSPEDALIERE ESPOSTA OGGI DA ELENA LATTUADA DELLA SEGRETERIA REGIONALE ALLA RIUNIONE DELLA CONSULTA.

Elena Lattuada, della Segreteria della Cgil Lombardia, alla riunione della Consulta di oggi ha dichiarato: condividiamo ed apprezziamo la scelta fatta dal Presidente Formigoni e dagli Assessori Bresciani e Boscagli di avviare, prima della nomina dei nuovi Direttori Generali di ASL e Aziende Ospedalieri della nostra Regione, un confronto e una consultazione con le forze sociali.

Atto che dà ulteriore valore al lavoro che in questi mesi è stato messo in campo nel confronto tra le parti in materia di politiche sanitarie e soprattutto socio-sanitarie tra le forze sociali e gli Assessorati: vogliamo qui ricordare in particolare l’accordo in materia di non-autosufficienza, che oggi più di ieri ha la necessità di essere garantito, anche attraverso la scelta di Direttori che facciano, dell’integrazione socio-sanitaria e dell’unitarietà dell’intervento, il perno per dare risposte ai cittadini e alle famiglie lombarde.

I direttori generali sono e saranno sempre più figure importanti, che non solo debbono garantire competenza e professionalità, ma che debbono altresì essere autorevoli nel territorio dove operano, in sinergia con i tanti soggetti –dai Comuni agli enti del Terzo Settore alle parti sociali-: per questo auspichiamo che la scelta della Giunta Regionale ricada su figure professionali che per trasparenza nelle scelte, per autonomia nelle decisioni, per collaborazione con tutti coloro che operano in ambito sanitario e sociale, sapranno condurre, nei prossimi tre anni, la sanità lombarda e i servizi alle persone con grande attenzione a favore della salute e del benessere della popolazione.

Questo presuppone che la scelta ricada non tanto e non solo sull’appartenenza politica ma su capacità professionali e competenza, anche in ragione della scarsità di risorse con cui dovranno fare i conti i bilanci economici delle singole strutture: contrazione economica che, per quello che ci riguarda, abbiamo fortemente criticato e che, anche grazie ad azioni sinergiche e concordate ai diversi tavoli, oggi sono un po’ meno pesanti.

Ciò non toglie che la razionalizzazione delle risorse e la capacità di “spenderle bene” sarà sempre più uno dei requisiti fondamentali dell’azione pubblica.

Infine, auspicando e confidando che la Giunta sappia assumere nei prossimi giorni una decisione importante e positiva sulle nomine –anche di rinnovamento degli uomini e delle donne che verranno scelti-, chiediamo alla Regione e ai prossimi Direttori Generali grande attenzione nei prossimi anni su tre questioni:

una reale integrazione tra servizi e tra aziende ospedaliere e territorio;
risorse destinate non solo alle acuzie, ma al “prendersi cura” delle persone più fragili, con un ruolo forte di coordinamento e di presa in carico da parte delle strutture pubbliche;
un’attenzione a tutti coloro che operano in ambito sanitario, socio-sanitario e sociale, ai diversi livelli: solo con un significativo riconoscimento professionale degli operatori è possibile valorizzare quanto si è fatto e quanto resta da fare a favore della salute di tutti i cittadini e le cittadine, di qualsiasi etnia, razza, estrazione sociale.
 

Sesto San Giovanni 20 dicembre 2010

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