CGIL LOMBARDIA
UFFICIO STAMPA

CGIL LOMBARDIA: AD ADRO LO STATO BATTA UN COLPO IN DIFESA DELLA SCUOLA DI TUTTI.

“L’appartenenza al territorio e alle sue origini”.

Cosi giustifica il sindaco di Adro i simboli del sole delle Alpi apparsi nella nuova scuola costruita dal comune.

Non sfugge a nessuno il fatto che quello è il simbolo manifesto di una precisa forza politica e non ci stupiremmo se qualcuno, passando da quelle parti, dicesse “è la scuola della Lega Nord”.

Marchiare di un simbolo così impegnativo la scuola pubblica rischia di negarne il valore nazionale e di ostacolarne uno degli obiettivi: quello di favorire la convivenza tra studenti e tra famiglie, offrendo strumenti di conoscenza e sapere possibilmente uguali dalle Alpi alla Sicilia.

E’ innegabile che un simbolo rimanda a dei contenuti e dei valori.

Il sole delle Alpi è oggi impregnato di esaltazione dei localismi, di rifiuto del diverso, di intolleranza se non di odio nei confronti dei migranti.

Un brutto messaggio per chi, piccolo o grande, varca la soglia di quella scuola.

Un brutto messaggio che apre la strada ad altri simboli nei quali ognuno di noi può trovare ispirazione per giustificare un proprio passato di tradizioni contro un altro.

Il sole delle Alpi, la falce e il martello, il crocifisso, la mezza luna islamica, la stessa svastica sono simboli che risalgono alla notte dei tempi, ma se portati a bandiera di una causa, rischiano di frammentare il Paese e di alimentare tensioni e integralismi.

Lo sforzo delle istituzioni, in ogni loro articolazione, dovrebbe essere quello di salvaguardare la convivenza civile e democratica della comunità di riferimento.

Una bella scuola, tecnologicamente avanzata com’è quella di Adro, non può essere il prezzo per svendere valori e idealità sanciti dalla nostra Costituzione.

L’occasione, in ogni caso, dovrebbe interessare il Ministero dell’Istruzione e quello che il Ministero stesso rappresenta in termini di diritto ad una formazione pubblica, plurale e rispettosa di ogni diversità: la CGIL Lombardia chiede che i rappresentanti del Ministero in terra lombarda mandino almeno un segnale in difesa dei valori costitutivi della scuola di tutti.

Sesto San Giovanni 14 settembre 2010

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