CGIL BRESCIA

Brescia, 2 settembre 2010

Comunicato stampa

Cattivo con i migranti, cattivo con i bambini.
Sulla violenza del sindaco di Adro

Insegnanti e pedagoghi che lavorano ad Adro sono avvertiti: da quest'anno a decidere il menù più adatto per i bambini e le bambine che frequentano le scuole del Comune franciacortino ci penserà direttamente il sindaco Oscar Lancini, il quale in una intervista a un quotidiano nazionale (Corriere della Sera, pagina 9 dell'inserto Lombardia) ha dichiarato: «Chi non vuole mangiare il maiale vada pure a casa. Siamo liberi di proporre ai nostri bambini menù della tradizione padana».
Evidentemente il sindaco, in quanto eletto, ritiene di poter invadere ogni campo del sapere (si fa per dire), senza alcun freno e senza alcuna modestia. È lo stesso sindaco che ribadisce che «chi non paga non mangia» e che poco più di un mese fa ha commentato in modo sprezzante (“Ci divertiremo”) la sentenza con la quale il tribunale del Lavoro di Brescia ha annullato le due delibere discriminatorie su bonus bebè e fondo affitti comunale.
Ci chiediamo: è davvero così che si governa una comunità? È davvero arrivato a questo punto il potere dei sindaci, che si trasformano in podestà e dividono il territorio in fazioni?
Per parte nostra continueremo a monitorare e a mobilitarci contro le situazioni di illegalità che si esprimono sempre più spesso, ad Adro come in altri Comuni della nostra provincia, attraverso delibere discriminatorie nei confronti di chi è più povero, siano essi migranti o meno.
Speriamo di non essere soli, ma che anche altre forze politiche, associative o sindacali prendano parola e promuovano iniziative per opporsi a chi divide la comunità e opera per rompere la coesione sociale. Con conseguenze, lo sottolineiamo che possono diventare sempre più pericolose.

Segreteria Camera del Lavoro di Brescia