CGIL LOMBARDIA e FLC LOMBARDIA

COMUNICATO STAMPA

NUOVA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO: MA COSA SE NE SA IN LOMBARDIA? DICHIARAZIONE DI FULVIA COLOMBINI DELLA SEGRETERIA DELLA CGIL LOMBARDIA E DI CORRADO EZIO BARACHETTI SEGRETARIO GENERALE DELLA FLC CGIL LOMBARDIA.

Il Ministro Gelmini non recede dalle sue intenzioni e dopo aver prorogato le iscrizioni alla scuola secondaria superiore al 31 Marzo 2010 tira dritto per la sua strada e dichiara che dal 1° Settembre 2010 entrerà in vigore la “riforma”. Le conseguenze pratiche sugli istituti della Lombardia a oggi non sono ipotizzabili.
Per Fulvia Colombini e Corrado Ezio Barachetti, rispettivamente della Segreteria della CGIL Lombardia e Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza regionale "sul tappeto rimangono diversi e nodali problemi da affrontare: nuovo dimensionamento del piano regionale delle istituzioni scolastiche, piano regionale di riordino dei nuovi e vecchi indirizzi, effetti dell’entrata in vigore della Istruzione e Formazione Professionale dettata dalla legge regionale 19 sul Sistema dell’Istruzione e Formazione Lombardia.
Un mix di “nuove” disposizioni che rischia di mandare in piena confusione non solo le famiglie e gli studenti, ma anche le stesse scuole e gli stessi organi di governo regionali, sia quelli amministrativi che quelli ministeriali.
Alcuni banali esempi mettono in evidenza l’estrema difficoltà.
Il liceo “Majorana” di Rho continuerà a essere Liceo Tecnologico o dovrà cedere il suo percorso ad un limitrofo Istituto Tecnico? Oppure, e in modo inverso, l’IIS “Spinelli” di Sesto S. Giovanni potrà continuare la sua sperimentazione di Liceo Tecnologico o dovrà cederla a qualche limitrofo Liceo ? O ancora, e sempre nel caso dello “Spinelli”, l’Istituto manterrà il suo Liceo tecnologico, il suo percorso di Istruzione Professionale, quello di Istituto Tecnico Industriale e aggiungerà a questi il percorso regionale di Istruzione e Formazione Professionale?
Situazioni simili sono tante e diffuse su tutta la Regione!

Troviamo drammatico e scandaloso che di questo passaggio nodale per la scuola pubblica, a oggi, non sia possibile fare una minima sintesi d’informativa utile oltre che per l’utenza anche per chi la scuola la vive con qualificato impegno professionale e umano.
Sappiamo per certo che Uffici regionali di Formigoni e quelli di Colosio non hanno trascorso grandi vacanze natalizie e come loro anche i diversi Uffici delle Province lombarde, perché tutti affaccendati nel tentativo di costruire una proposta che possa costituire una sintesi “decente” dei tre problemi espressi in premessa.
Avranno lavorato sodo e forse lo stanno ancora facendo, ma a quando il “parto” dell’intera proposta? A quando la convocazione dei tavoli regionali d’informativa promessi alle associazioni professionali e alle Organizzazioni Sindacali? A quando la presentazione del piano risorse a sostegno di questa “rivoluzione”? A quando la presentazione dei percorsi di formazione e aggiornamento del personale interessato?

A quando - si chiedono ancora i due rappresentanti sindacali - un confronto vero per entrare nel merito e capire gli orientamenti? Sulle iscrizioni abbiamo un brutto presentimento, ci aspettiamo che tutte le scelte dovranno poi essere riviste in funzione dei piani che non potranno essere pronti entro il 31 marzo, con buona pace delle diverse volontà espresse dall’utenza. Del resto l’obiettivo di questo Governo non è mai stato quello di “riformare” ma bensì di “fare cassa”, secondo i tempi definiti dalla finanziaria e dal Ministro Tremonti; e questi tempi non si possono lasciar scadere. Per compiere scelte in modo compiuto invece il tempo non scade…

FLC e CGIL Lombardia dicono no a questi scenari, esprimono forti allarmi anche per gli effetti di ricaduta sul settore della Formazione Professionale e pertanto chiedono alla Regione e alla Direzione Regionale un incontro urgente, e alle stesse chiedono che tali piani d’attuazione vengano rinviati.

Sesto San Giovanni 14 gennaio 2010

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