COMUNICATO STAMPA

CGIL LOMBARDIA: L’ECCESSO DI PRESENZA MASCHILE E LA SOTTORAPPRESENTAZIONE POLITICA DELLE DONNE IN REGIONE LOMBARDIA, È UN PROBLEMA PER LA DEMOCRAZIA, PER LO SVILUPPO E PER LA CRESCITA DEL TERRITORIO

 

La nuova Giunta Regionale appena insediata dal Presidente Formigoni prevede una sola donna tra gli Assessori, il che si accompagna ad un’esigua presenza femminile anche nel Consiglio regionale: appena sette consigliere su un totale di ottanta eletti.

La Lombardia si trova in questo modo a non rispettare nessuno dei parametri europei che prevedono la piena rappresentanza politica, istituzionale e civile delle donne in ogni luogo.

Le cause di questa grave situazione sono ascrivibili, da un lato a scelte di candidature che si consumano nell'autoreferenzialità maschile e che considerano esclusivamente i rapporti di potere e le cordate, anziché avere in mente la necessità di una rappresentanza equilibrata tra i due generi.

Dall'altro lato manca una legge regionale che sostenga l’eleggibilità femminile come in altre regioni italiane.

Questa situazione rappresenta un’offesa per le donne lombarde che sono presenti in modo massiccio nel mercato del lavoro, nelle professioni, nell’imprenditorialità, nelle amministrazioni comunali, nelle istituzioni e nel volontariato.

Per una reale democrazia e migliore rappresentanza, oltre che per un senso di giustizia verso le donne, sarebbe il caso che il Presidente Formigoni promuovesse a breve atti concreti per modificare, sia nel contingente che in prospettiva, questa situazione.

Sesto San Giovanni 30 aprile 2010

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