CGIL LOMBARDIA

UFFICIO STAMPA

SEMPRE PIU’ FOSCO E PREOCCUPANTE LO SCENARIO SUL FUTURO DEL TPL. DICHIARAZIONE DI ORIELLA SAVOLDI DELLA SEGRETERIA DELLA CGIL LOMBARDIA.

“L’aumento delle tariffe sui servizi di trasporto pubblico locale, così come hanno sostenuto il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e l’Assessore ai trasporti Raffaele Cattaneo durante la conferenza stampa del 1° dicembre a Palazzo Pirelli, non risolverà il problema dei tagli al settore”. A dirlo è Oriella Savoldi della Segreteria della Cgil Lombardia. “Non produrranno gli effetti desiderati nemmeno le altre due leve proposte dalla Regione ai tavoli TPL: efficientamento aziendale e razionalizzazione dei servizi.

Il futuro del TPL nella nostra regione è appeso a un provvedimento del Governo di fine anno, il decreto milleproroghe. La sua approvazione determinera' tempi tecnici troppo stretti per una gestione "organizzata" dei tagli, nella direzione confermata dalla Regione Lombardia. Come dire che su un sistema di trasporto pubblico sul quale occorre investire, ricadranno tagli le cui conseguenze potranno andare ben oltre la loro consistenza finanziaria. In particolare per il trasporto su gomma, il venir meno dei necessari finanziamenti pubblici fa correre il rischio di un vero e proprio affossamento.
Se non si prenderà in considerazione l’idea di prevedere nuove fonti di finanziamento, sia a livello nazionale sia a livello regionale, il futuro del TPL è segnato: utenti e pendolari rischiano di rimanere a piedi, mentre circa 1000 lavoratori del TPL nella sola Lombardia perderanno il lavoro. In aggiunta, incrementi tariffari del 25 per cento, su un sistema di trasporto pubblico peggiorato, alimenteranno le difficoltà economiche di fasce di popolazione già gravate dalla crisi. In questo modo, con tariffe elevate, il rischio è di un ulteriore restringimento della domanda a scapito dell’offerta. E se vogliamo dircelo - conclude la sindacalista - il combinato taglio dei servizi e aumento delle tariffe, alimentera' il rischio di un inasprimento delle tensioni sociali in corso”.

Sesto San Giovanni 3 dicembre 2010

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