CGIL LOMBARDIA - FILT CGIL LOMBARDIA

LO SVILUPPO DI MALPENSA E LE SCELTE INDUSTRIALI.

Le proposte della CGIL e della FILT Lombardia per la difesa dell'occupazione.

Dichiarazione di ORIELLA SAVOLDI della Segreteria CGIL Lombardia e di NINO CORTORILLO Segretario Generale della FILT CGIL Lombardia.

Il Consiglio regionale della Lombardia, simbolicamente convocato oggi a Malpensa, è stato chiamato a pronunciarsi sullo sviluppo dell’aeroporto all’interno di una visione di sviluppo aeroportuale e di sistema che attiene all’intera regione. Sulla base della discussione già svolta nell’incontro precedente dell’8 giugno 2010, nel quale hanno avuto audizione gli Enti Locali e le OO.SS, l’obiettivo è come affrontare problemi e prospettive dopo le note vicende dovute al dehubbing di Alitalia, a partire dalla ricostruzione del quadro della situazione sulle già note criticità note e puntando sulle possibilità di sviluppo.

“In questo senso, dichiarano Oriella Savoldi della Segreteria Cgil Lombardia e Nino Cortorillo Segretario Generale della Filt Cgil Lombardia, diviene importante determinare analisi e priorità che possano raccogliere un ampio consenso delle istituzioni, delle forze politiche, delle imprese e delle organizzazioni sindacali.

Parlare di sviluppo di Malpensa significa affrontare e risolvere i problemi occupazionali tuttora aperti e muoversi in un’ottica di sostenibilità ambientale e sociale che investa l’intero sistema di trasporto pubblico lombardo, avendo ben chiaro quali sono i bisogni di mobilità e di trasporto merci nel medio e lungo periodo alla luce di quanto prodotto dalla crisi dell’economia reale e delle prospettive future. A tale scopo Cgil Lombardia e Filt Cgil Lombardia hanno inviato una lettera aperta ai Gruppi Consiliari presenti in Consiglio regionale per sollecitare l’attenzione in particolare sui seguenti punti:

 

· L’insieme degli investimenti previsti su Malpensa, la loro sostenibilità economica, un crono programma delle opere, siano esse destinate al sedime aeroportuale o ad opere di accesso. Sia che originino da risorse pubbliche, nazionali o locali, che da autofinanziamento.

 

· L’analisi, sia in quantità che in qualità, del traffico passeggeri dei diversi aeroporti in Lombardia anche attraverso un raffronto al pre dehubbing di Malpensa e ad altri sistemi aeroportuali in Europa. Un analogo studio sulle attività cargo viste all’interno di una logica di sistema che preveda un più efficace monitoraggio di un’attività che riteniamo centrale nel futuro degli aeroporti della nostra regione.

 

· la quantificazione esatta della situazione occupazionale: quanti lavoratori sono attualmente collocati in cig, per quanti dopo la mobilità è previsto il rientro al lavoro o l’uscita pensionistica, quanti in cig lunga senza sbocchi pensionistici e, allo stato, senza prospettiva, quanti in mobilità, quanti licenziati o a rischio di licenziamento collettivo nel trasporto aereo e nell’indotto diretto (gruppo Alitalia, Eurofly, SAS, linee giapponesi Jal; settori cargo e catering), e più in generale nelle attività che hanno risentito della “crisi Alitalia”.

 

· l’istituzione di un tavolo tecnico che, accertata la situazione occupazionale, promuova una banca dati con le situazioni professionali individuali e le prospettive di ricollocazione e riqualificazione del personale, la definizione e il sostegno di progetti mirati di ricollocazione da attivarsi da subito, pena il permanere di sofferenze e la dispersione di patrimoni professionali, oltre ad uno spreco di risorse pubbliche, da ricercarsi con il concorso delle istituzioni, delle associazioni datoriali e delle imprese, delle organizzazioni sindacali, delle università e di enti di ricerca.

 

Il Consiglio Regionale ha chiuso i lavori odierni con l’impegno di riprendere tre ordini del giorno da discutere e rielaborare in sede di V° Commissione Territorio al fine di poter addivenire ad un unico Ordine del giorno da presentare e far votare nel primo Consiglio Regionale utile.

In questa prospettiva chiediamo - concludono Savoldi e Cortorillo - alla Regione Lombardia di farsi carico di generare concrete prospettive di sviluppo territoriale, produttivo e occupazionale anche sollecitando il Governo alle proprie responsabilità”.

 

Sesto San Giovanni 29 giugno 2010

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