CGIL LOMBARDIA - UFFICIO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
IL CONSIGLIO REGIONALE NON APPROVA LA LEGGE DI RIFORMA DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE.
Dichiarazione di Oriella Savoldi, della segreteria della Cgil Lombardia
Oriella Savoldi, della segreteria della Cgil Lombardia ha dichiarato: "il progetto di legge che doveva recepire la Riforma del TPL sottoscritta nel Patto nel novembre 2008, è stato presentato dalla Giunta Regionale solo il 9 Febbraio, due giorni prima della conclusione dei lavori della legislatura in Consiglio Regionale, nell’ultima occasione utile di dibattito per una Riforma molto importante, e ha incontrato oltre mille emendamenti presentati dalle opposizioni. Come poteva essere prevedibile, vista la ristrettezza dei tempi per una discussione democratica istituzionale approfondita, il progetto di legge è stato ritirato e rimandato alla prossima legislatura.
Questo fatto introduce incognite sull’iter che avrà il progetto di legge e solleva preoccupazioni, poiché fa saltare irrimediabilmente i tempi di attuazione della Riforma, che noi continuiamo a pensare necessaria e che è stata condivisa nel Patto che abbiamo sottoscritto, per migliorare un sistema di mobilità pubblica come quello lombardo che ha bisogno non di interventi emergenziali, ma di cambiamenti strutturali.
Il Patto sul TPL, scaturito dal consenso tra Enti Locali, Organizzazioni sindacali e Associazioni datoriali, Associazioni dei consumatori e dei pendolari, ha comportato un lungo lavoro per la ricerca di soluzioni condivise e in linea con i più moderni servizi europei.
Su questa base Cgil Cisl e Uil della Lombardia, nel rispetto del confronto democratico istituzionale, avevano invitato le istituzioni e le forze politiche ad adoperarsi per l’avvio della Riforma nei tempi previsti, al fine di alleviare e superare i gravi disagi di pendolari, utenti e lavoratori.
L’invito resta valido anche per la prossima legislatura, insieme al nostro impegno, mai abbandonato, per ottenere chiarimenti non ancora forniti da parte della Regione, circa le risorse destinate alla Riforma, e per far vivere richieste rimaste aperte e contenute in emendamenti presentati unitariamente e non del tutto recepiti dal testo di legge, nonostante la condivisione nel Patto in materia di adeguamenti tariffari e ambiti di consultazione".
Sesto San Giovanni 12/2/2010