COMUNICATO STAMPA

LETTERA DELLA CGIL LOMBARDIA AL “GIORNALE” SULLO SCIOPERO DEI MIGRANTI

 

La Cgil Lombardia ha inviato alla redazione del “Giornale” la seguente lettera:

“Gentile redazione,

dire, come fate oggi, che la CGIL abbandona i migranti è un’affermazione priva di qualsiasi fondamento.

Al “Giornale” di Berlusconi probabilmente piacerebbe un mondo del lavoro spaccato in due, con gli italiani che difendono i loro diritti e i migranti che lottano per ottenerli.

Da tempo invece stiamo lavorando per unificare il mondo del lavoro in difesa dei diritti di tutti i lavoratori, perché abbiamo l’ambizione di credere che esiste ancora la figura del lavoratore senza alcuna distinzione.

Non è facile per la condizione di ricattabilità in cui vivono e lavorano i migranti e per le campagne istituzionali e mediatiche che quotidianamente cercano di alzare muri nei confronti degli stranieri.

Il “Giornale” dimentica volutamente che se oggi quei migranti sono costretti a lavorare e a vivere in quelle condizioni di drammaticità è solo e unicamente colpa delle leggi che i vari governi Berlusconi hanno approvato in questi anni.

Leggi tese a considerare i migranti braccia da lavoro, stretti nella morsa del contratto di soggiorno. Basta, infatti, perdere il lavoro, anche se sei da anni nel nostro paese, e diventi irregolare, clandestino per il Governo: una condizione dalla quale non potrai più uscire.

A questo punto restano solo due possibilità: essere espulso per reato di clandestinità o cercare di sopravvivere lavorando, nella maggioranza dei casi, in condizioni di sfruttamento o in nero.

Come CGIL da tempo denunciamo queste situazioni con campagne e manifestazioni che tuttavia il vostro giornale ha sempre con cura evitato di segnalare.

Vi ricordiamo la campagna “Stesso sangue stessi diritti” promossa dalla CGIL,”Non aver paura” da noi promossa con 26 associazioni e sindacati, la manifestazione nazionale dei migranti del 17 ottobre 2009, senza dimenticare che la manifestazione nazionale del 4 aprile a Roma aveva nella sua piattaforma rivendicativa il tema dei diritti dei migranti, cosi come il prossimo sciopero generale del 12 marzo.

Certamente di fronte all’inciviltà con la quale il nostro Governo sta gestendo il fenomeno dell’immigrazione, si dovrebbe fare qualcosa in più, ma stiate pur certi che per questo ci stiamo attrezzando”.

Sesto San Giovanni 21 gennaio 2010

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