UFFICIO STAMPA

APPRENDISTATO PER I MINORI: PER LA CGIL LOMBARDIA UN REGALO DI FORMIGONI A GELMINI E SACCONI.

UNA DICHIARAZIONE DI FULVIA COLOMBINI, DELLA SEGRETERIA E UN COMMENTO DI NINO BASEOTTO, SEGRETARIO GENERALE.

Stamattina si è svolto in Regione il confronto tra l’Assessore Rossoni e le parti sociali per un parere sull’accordo che Formigoni firmerà nel pomeriggio di oggi con i Ministri Gelmini e Sacconi sull’applicazione dell’art. 48 della legge sull’apprendistato.

L’art 48, che ad oggi non è mai stato applicato anche perché mancano le normative dei Contratti nazionali, prevede la possibilità di stipulare contratti di apprendistato per l’espletamento del diritto­/dovere di istruzione e formazione ai giovani e agli adolescenti.

“La Cgil Lombardia – dice Fulvia Colombini della Segreteria della CGIL Lombardia - ha espresso forti critiche all’accordo che sarà raggiunto oggi per i seguenti motivi:

- abbiamo chiesto all’Assessore Rossoni di precisare nel testo che la Regione e le parti lombarde intendono che i contratti di apprendistato possano essere stipulati solo dopo l’assolvimento dell’obbligo scolastico, e cioè dopo che i ragazzi abbiano frequentato un biennio successivo alla scuola media inferiore. Questa dichiarazione è per noi fondamentale perché lo scorso autunno Sacconi aveva annunciato la sua intenzione di far espletare l’obbligo scolastico anche attraverso il contratto di apprendistato, in controtendenza con quanto avviene nel panorama europeo dove si tende a rafforzare il sistema di istruzione. La Regione ha risposto che si tratta si norme nazionali, e che la Regione non c’entra. Ci sembra contraddittorio che la Regione da un lato rivendichi autonomia, e dall’altro dica di non poter prendere posizione su una possibile negativa modifica di legge.

- Abbiamo chiesto - prosegue Colombini - di scrivere nell’accordo che per la formazione, prevista in 400 ore annue, fosse specificato che si compone di una parte in aula, presso istituti statali, parificati o Centri di Formazione Professionale (per l’acquisizione di competenze teoriche) e una parte in azienda. Il testo non precisa nulla da cui si deduce che è possibile che la formazione venga effettuata tutta in azienda. Questa possibilità, collegata al punto precedente, è tanto più pericolosa perché stiamo parlando di adolescenti in diritto - dovere di istruzione

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