CGIL LOMBARDIA - CGIL MILANO 

COMUNICATO STAMPA

LA CGIL LOMBARDIA E LA CAMERA DEL LAVORO DI MILANO: CON L'INCIDENTE DI OGGI SONO 18 I MORTI SUL LAVORO NELLA NOSTRA REGIONE DALL’INIZIO DELL’ANNO.

DICHIARAZIONE DI ORIELLA SAVOLDI E DI TIZIANA SCALCO, SEGRETARIE RESPONSABILI DELLE POLITICHE SALUTE E SICUREZZA DELLA CGIL LOMBARDIA E DELLA CGIL DI MILANO.

“Un altro gravissimo incidente in Lombardia, un morto e un ferito grave in un cantiere edile di Peschiera Borromeo.

Questa mattina nel cantiere di una palazzina in costruzione ha perso la vita un operaio italiano di 55 anni, mentre un ragazzo kosovaro di 28 anni è rimasto ferito.

Con questo ennesimo incidente sale a 18 il numero dei morti sul lavoro in Lombardia dall’inizio del 2010, un dato più alto rispetto allo stesso periodo del 2009.

La realtà degli infortuni resta grave - hanno sottolineato Oriella Savoldi e Tiziana Scalco - nonostante la forte attenzione messa in campo dalla nuova legislazione e dagli innumerevoli protocolli d’intesa tra le parti sociali e le istituzioni. In particolare i recenti protocolli regionali in materia di sicurezza e, sul territorio milanese, l’importante accordo firmato da Cgil Cisl Uil e dalla Provincia di Milano. Di lavoro si continua a morire.

La Cgil è convinta che tra le motivazioni di questo pesante bilancio c’è anche, come già denunciato più volte, una corsa al risparmio sul costo del lavoro da parte delle imprese.

In particolare i primi costi che vengono tagliati dalle aziende sono quelli legati alla tutela della salute e della sicurezza, considerate ancora una volta come secondarie rispetto al profitto.

Prova ne è che l’incidente mortale di questa mattina ha ancora fatto registrare un decesso in cantiere per caduta dall’alto, che è la prima causa di morte nei cantieri edili. Non è pensabile che i sistemi di sicurezza non vengano adeguatamente rispettati e applicati neanche in una situazione di rischio certo.

Il tema della salute e sicurezza non può essere affrontato solo nei momenti della tragedia, ma deve essere perseguito come priorità dai vari soggetti istituzionali e sociali che ne hanno la responsabilità, a maggior ragione in un momento di crisi economica come quello attuale.

Le indagini su questa vicenda faranno luce sulle cause e sulle responsabilità – concludono le due dirigenti sindacali - ma registrare ancora un incidente mortale in Lombardia, a Peschiera Borromeo, nel cuore ricco dell’Italia manifatturiera, ci lascia, oltre all’amarezza, una grande preoccupazione per la facilità con la quale ancora si trascurano e non si rispettano le regole più elementari della sicurezza nei cantieri.

Milano 8 aprile 2010
 

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