CGIL LOMBARDIA - UFFICIO STAMPA

COMUNICATO STAMPA

“EXPO2015 È DIVENTATA UNA SCOMMESSA A RISCHIO .
DICHIARAZIONE DI ORIELLA SAVOLDI DELLA SEGRETERIA DELLA CGIL LOMBARDIA.

Oriella Savoldi, della segreteria della Cgil lombardia ha dichiarato: “EXPO2015 è diventata una scommessa a rischio; le garanzie di Berlusconi non diradano dubbi e opacità.

Essenziali sono le scelte da farsi oggi, nella sobrietà, capaci di riscattare dalla crisi, per realizzare “eccellenze”, impossibili senza l’abilità e l’intelligenza del lavoro, da esporre nel 2015 e valevoli anche per il dopo.

Il confronto e il rimpallo infinito fra i diversi livelli istituzionali è deprimente: tempo perso e troppe risorse spese per annunciare un evento ancora privo della certezza dei finanziamenti necessari.

La capacità di progettare e di lavorare c’è; manca un’amministrazione che, articolata in diversi livelli e compiti, sappia orientare ed investire davvero nell’evento.

Abbiamo ben presenti ed abbiamo segnalato le contraddizioni che attraversano una manifestazione di questo tipo e abbiamo avanzato proposte in grado di garantire un corretto rapporto tra i costi ed i possibili risultati.

Il percorso decisionale fin qui seguito, frammentario e, nonostante le tante vetrine, occultato alla partecipazione sia istituzionale che sociale, presenta un deficit rispetto alla esigenza di corrispondere ad una chiara idea di sviluppo per Milano, la Lombardia, il Paese dentro l’Unione Europea ed alla possibilità di sostenere comparti produttivi, dalle costruzioni ai servizi, quale risposta alla crisi produttiva ed occupazionale.

Ribadiamo la nostra domanda ancora inevasa sul come si fa questa esposizione, per chi e per che cosa la si fa.

Tutti sanno che le esposizioni internazionali sono luogo di incontro di diverse culture e produzioni, per questo, nell’attuale fase, Expo 2015 è occasione irripetibile per proporre una nuova organizzazione dell’economia sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale.

Lo suggerisce lo stesso titolo:”Nutrire il pianeta. Energia per la vita”: la sempre più sconcertante inadeguatezza dell’impostazione e dell’azione dei governi impegnati nella sua realizzazione rischia di immiserire il tutto e di far perdere la sfida all’insieme della società, lavoratori e lavoratrici tra i primi, e dell’economia.

Sesto San Giovanni 13 marzo 2010

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