3 LUGLIO 2009: CONFERENZA "ESPOIR I°" SU IMPEGNO E PERCORSI DI INCONTRO E INIZIATIVA INTERCULTURALE. "ESPOIR I°" E' UN PROGETTO PER LA CRESCITA DI CITTADINANZA ATTIVA, FINANZIATO DALL'UNIONE EUROPEA.
Impegno e percorsi di incontro e iniziativa interculturale. Le strategie di aggregazione e insediamento sociale e sindacale nella società che cambia. Questi i temi al centro di una conferenza che CGIL CISL UIL della Lombardia hanno organizzato per
VENERDÌ 3 LUGLIO 2009, DALLE 9 ALLE 14
PRESSO LA SALA DELL’ANPI DI MILANO, IN VIA MASCAGNI 6
sulle politiche di aggregazione sindacale e sociale, a conclusione del progetto internazionale Espoir I°, che è stato promosso nell'anno europeo dell'interculturalità.
In questo progetto è stata coinvolta un’ampia partnership internazionale e italiana. Vi hanno aderito infatti i sindacati CITUB (Bulgaro), CNSR FRATIA (Romania), CGT Rhône-Alpes (Francia), UGT (Catalunya), ARCI e ACLI Lombardia e l’Associazione APICE.
La conferenza è l’occasione per ragionare sul tema dell'organizzazione, nella società e nel mondo del lavoro, di cittadini immigrati nei diversi paesi europei.
L’interculturalità è ormai la caratteristica delle società europee, come di molti altri posti del mondo. Nella maggior parte degli stati membri dell’Unione Europea è ormai consolidata la presenza stabile di cittadini immigrati che contribuiscono alla vita sociale, economica e culturale dei luoghi in cui vivono.
Nei luoghi di lavoro, nei quartieri, nelle scuole si intrecciano esperienze di vita e matrici culturali diverse. La differenza e la necessaria ricerca di una comunità trasversale (che tenga insieme) sono fattori vitali per uno sviluppo robusto. Nel tempo della crisi ciò è ancora più determinante, ma messo maggiormente in discussione.
Incertezza economica, caduta occupazionale e tensioni sociali rendono acuti i problemi da risolvere e le opportunità più difficili da cogliere. Il rischio e il concretizzarsi di derive xenofobe e razziste è all'ordine del giorno in alcuni paesi, finanche a prendere forma istituzionale. I flussi migratori vengono gestiti con approccio strumentale e manca la ricerca di soluzioni sistemiche armoniche per creare coesione sociale, mentre continua lo sfruttamento propagandistico dell’immigrazione.
È in questo contesto che diventa vitale l’attività delle organizzazioni sociali, sia nel mondo del lavoro, sia nella società civile. Trovare la capacità di mettere insieme, di armonizzare relazioni, di comprendere bisogni e necessità e di chiedere diritti comuni diventa una delle chiavi di volta: tutto ciò è più complesso quando si incontrano culture e tradizioni diverse. E' difficile, bisogna sperimentare, tentare strade nuove, imparare gli uni dagli altri.
Come aggregare interessi collettivi e come organizzare cittadini e lavoratori è parte dell’azione per la valorizzazione della dimensione interculturale della nostra società. Un percorso di tutela e difesa dei diritti dei lavoratori tutti e insieme è un pilastro di questi processi.
Nell’anno europeo dell’interculturalità abbiamo focalizzato l’attività del progetto ESPOIR su questo tema. Espoir in francese significa speranza, ma è anche l’acronimo di Engagement Sur les Possibilités d’Initiatives de Rencontre Interculturelle – Impegno sulla possibilità di iniziativa d’incontro interculturale. Di seguito il programma della conferenza:
Coordina i lavori Giuseppe DORIA, Segretario UIL Milano e Lombardia.
Apre la conferenza Gigi PETTENI, Segretario Generale Cisl Lombardia,
presenta il progetto Fabio GHELFI, della CGIL Lombardia.
Presentazione dei risultati dei gruppi di lavoro di Miriam FERRARI, della CISL Lombardia e di Davide CASERI della UIL Lombardia.
Intervengono: Emilia NALDI, esperto giuridico della CGIL Lombardia, Giacomo BARBIERI, Direttore Actrav Torino, OIL, Marco CILENTO Esperto Dossier immigrazione, Confederazione Sindacale Europea e i rappresentanti delle associazioni partner del progetto.
Conclude Nino BASEOTTO, Segretario Generale della CGIL Lombardia.
Sesto San Giovanni 29 giugno 2009