Lombardia: a Roma il 14 novembre per la manifestazione nazionale della CGIL

Saranno 130 i pullman che porteranno a Roma, per partecipare alla manifestazione nazionale di sabato prossimo, oltre settemila lavoratrici e lavoratori lombardi.

 

Molte le delegazioni dalle aziende in crisi: Tenaris, Brembo, Donora, Ideal Standard, Ex Ocean, Federal Mogul, Cometal, Tessival, Afl, Glaston, Ratti, Saco, Faital, Guzzi, Riello, Akzo Nobel, Marcegaglia, Lares, Metalli Preziosi, Ercole Marelli Power, Bayer, Roche, Bracco, Eutelia, Nokia Siemens, Carrefour, Ex-Celestica, Cartostrong, Interfila, Borghi, Franco Tosi, Mivar, Cagi Maglierie, Cartiera Della Valtellina, Sea Sea Handeling di Malpensa, Ex Ibici.

La crisi colpisce anche la “ricca” Lombardia: 179 milioni di ore di cassa integrazione e oltre 250 mila lavoratori coinvolti (con un aumento del 495%), crescita di disoccupazione e licenziamenti (+ 24% rispetto allo stesso periodo del 2008).

“Noi abbiamo messo al centro del rapporto non facile con le controparti e con la Regione - ha detto il Segretario Generale della CGIL Lombardia Nino Baseotto - il contrasto alla crisi. L’estensione a tutti degli ammortizzatori in deroga e la riprotezione di un grande numero di precari della scuola sono risultati parziali ma importanti. Positivo anche il recente accordo sulla non autosufficienza. Ora è urgente definire politiche capaci di generare nuova occupazione e determinare la ripresa: politiche industriali tese all’innovazione e l’immediato via libera alle opere infrastrutturali da subito cantierabili”.

Con le stesse motivazioni sabato 24 ottobre la CGIL Lombardia, insieme a CISL, ACLI e ARCI, ha organizzato a Milano la "Marcia per il lavoro", alla quale hanno partecipato circa 50mila persone.

“Il successo di quella iniziativa, dice che il senso è stato condiviso: nessuno ha rinunziato alle proprie posizioni, ma abbiamo concordato di unire gli sforzi per contrastare questa crisi - continua Baseotto. Sono convergenze che non cancellano o attenuano le differenze, lo scontro duro che è in atto sui temi cruciali, a partire dai rinnovi contrattuali. L’Accordo separato sul modello contrattuale è uno strappo di gravità inaudita, e quello dei meccanici è davvero un brutto contratto, sia per la parte economica che per le modalità che hanno visto l’esclusione della Fiom, con l’aggravante di negare a lavoratori e lavoratrici il diritto ad esprimersi sul contratto attraverso il voto referendario. Ma ci sono convergenze necessarie, essenziali, da realizzare sempre sul merito delle cose, su obiettivi che di volta in volta si riescono a condividere. Penso per esempio a quei contratti che sostanzialmente non applicano l’intesa di aprile sul modello contrattuale e che unitariamente si stanno sottoscrivendo, come quello degli alimentaristi, delle telecomunicazioni, dei cartai, e agli altri che ci auguriamo si sottoscriveranno nell’immediato futuro. Con questa convinzione saremo dunque a Roma a rappresentare le tante facce della crisi presenti nella nostra regione, dietro lo striscione che aprirà lo spezzone lombardo del corteo, e che recherà la scritta: “Contrastare la crisi e rinnovare i contratti: un binomio inscindibile a difesa dell’occupazione, dei diritti e dei redditi”.
 

Manifesto e volantino

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