NIGUARDA, UNO SCANDALO ANNUNCIATO: NEL 2008 L’AUTHORITY DIEDE RAGIONE ALL’ESPOSTO PRESENTATO DALLA CGIL LOMBARDIA. DICHIARAZIONE DI NINO BASEOTTO, SEGRETARIO GENERALE.

“Quello esploso a Niguarda in questi giorni - dichiara Nino Baseotto, Segretario generale della Cgil Lombardia - è uno scandalo annunciato, e in tempi non sospetti.

Lo aveva già detto nel 2008 l’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di lavori, servizi e forniture con una delibera (la N° 29 del 30 luglio che trovate in allegato): c’erano forti dubbi, compreso quello di danno erariale, sulla gestione da parte della Regione dei rapporti amministrativi per la ristrutturazione di alcuni ospedali lombardi e per altre opere pubbliche rilevanti.

A presentare un esposto, al quale l’Authority aveva sostanzialmente dato ragione, sul ruolo di Infrastrutture Lombarde Spa, era stata la CGIL Lombardia tramite lo studio Angiolini.

L’esposto, circostanziato sui rapporti tra Infrastrutture Lombarde spa e gli Ospedali - Niguarda compreso ma non solo - era stato inoltrato anche alla Procura Regionale della Corte dei Conti sin dal 9 marzo 2007, facendo seguito a denunce ancora precedenti del 2006, ma la Corte dei Conti fino ad ora non aveva ritenuto di dover intervenire.

Per questa ragione il 23 dicembre 2008 la stessa CGIL Regionale aveva nuovamente sollecitato la Procura Regionale ad attivarsi in base agli elementi emergenti dal pronunciamento dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici. Pur apprezzando dunque la volontà oggi espressa dagli organi locali preposti al controllo, riteniamo che gli stessi avrebbero potuto intervenire già dal luglio dello scorso anno.

Noi esprimiamo soddisfazione per l’operato degli organi di vigilanza che stanno portando alla luce i possibili conflitti di interesse e la scarsa trasparenza della Giunta Formigoni su Infrastrutture Lombarde - ha sottolineato Baseotto - ma nel contempo esprimiamo anche stupore per le posizioni del Presidente della Regione che contesta al Ministero il diritto di intervenire su queste questioni. Si ricorda, tra l’altro, che Infrastrutture Lombarde è utilizzata dalla Regione anche per la collaborazione con lo Stato per le autostrade.

Formigoni, invece di gridare allo scandalo in nome di una supposta titolarità alla gestione e al controllo, dovrebbe rispondere all’opinione pubblica sulla trasparenza degli atti, sull’uso delle risorse pubbliche e su un suo eventuale sperpero a sostegno di alcune imprese, e sulla gestione della sanità pubblica e privata rispetto agli interessi dei cittadini lombardi”.

 

Sesto San Giovanni 29 maggio 2009

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