LA CGIL LOMBARDIA CHIEDE IL PERMESSO DI SOGGIORNO PER LE ASSISTENTI FAMILIARI LICENZIATE.

A BRESCIA UNA SENTENZA SIGNIFICATIVA DEL TRIBUNALE DEL LAVORO

Il Tribunale del lavoro di Brescia ha ordinato il reintegro di un’assistente familiare licenziata perché aveva chiesto alla datrice di lavoro di avviare le pratiche per sanare la sua posizione di immigrata irregolare.

La lavoratrice si era rivolta all’ufficio vertenze della CGIL di Brescia.

Una sentenza importante che evidenzia un rischio che avevamo ben presente al momento dell’avvio della regolarizzazione.

Infatti, le pratiche burocratiche e i costi della regolarizzazione stanno spaventando molte famiglie che preferiscono interrompere il rapporto di lavoro o mantenerlo in nero.

Nonostante l’enfasi del Ministero dell’Interno sul numero delle domande presentate, molte saranno ancora le assistenti familiari che lavoreranno in condizione di irregolarità.

La CGIL ritiene importante che il Governo riconosca il diritto al permesso di soggiorno per quelle colf e assistenti familiari licenziate da datori di lavoro che non intendono metterle in regola per le quali, dal 1° ottobre, si apre un futuro drammatico di clandestinità, di precarietà e di emarginazione.

Sesto San Giovanni 28 settembre 2009

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