CON QUELLO DI OGGI A MORTARA SALE A 58 IL NUMERO DEI MORTI SUL LAVORO NELLA NOSTRA REGIONE DALL’INIZIO DELL’ANNO. DICHIARAZIONE DI ORIELLA SAVOLDI DELLA SEGRETERIA DELLA CGIL LOMBARDIA

 

Con l’ operaio di 44 anni morto oggi cadendo da un’impalcatura di nove metri in un cantiere edile di Mortara, in provincia di Pavia, sale a 58 il numero dei morti sul lavoro in Lombardia dall’inizio dell’anno, di cui 20 solo negli ultimi tre mesi. “Cambiano i nomi, le età, le nazionalità, ma in prevalenza sono operai che muoiono per caduta dall'alto - sottolinea Oriella Savoldi della Segreteria della Cgil Lombardia. E a volte - prosegue - bastano pochi metri a decidere della loro morte. Troppe perdite e troppo dolore per insopportabili negligenze negli obblighi previsti per la messa in sicurezza, come il più delle volte viene accertato. Eppure queste morti che si ripetono così atrocemente per la medesima causa, indicano la direzione da perseguire: va potenziato lo sforzo di presidio e controllo. Occorre che gli enti preposti rendano espliciti gli esiti delle ispezioni, che si parli dei fenomeni in atto e soprattutto che vengano effettuati maggiori interventi di sopraluogo e ispettivi; che questi ultimi si raccordino di più e meglio con i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Si può fare e va fatto, conclude Oriella Savoldi, e in questa direzione vanno stanziate risorse. Non bastano le buone intenzioni e i tanti documenti che dettano comportamenti, troppo spesso disattesi”.

 

Sesto San Giovanni 19 novembre 2009
 

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