COMUNICATO STAMPA

CRISI AMBIENTALE? LA REGIONE PROPONE VOUCHER IN CAMBIO DI ROTTAMAZIONE. DICHIARAZIONE DI ORIELLA SAVOLDI, DELLA SEGRETERIA DELLA CGIL LOMBARDIA E DI FAUSTO ORTELLI DEL DIPARTIMENTO AMBIENTE E TERRITORIO.

A proposito dei temi della crisi ambientale in Lombardia, la Segretaria Oriella Savoldi e Fausto Ortelli, entrambi del Dipartimento Ambiente e Territorio della Cgil Lombardia, hanno dichiarato: “esattamente una settimana fa, il 21 luglio, l’assessore regionale all’ambiente convocava il “Tavolo istituzionale permanente” per illustrare la situazione dal punto di vista dell’inquinamento atmosferico e per proporre i provvedimenti idonei per abbattere ulteriormente le emissioni.

In quell’occasione, alla presenza di un centinaio tra amministratori locali, associazioni ambientaliste e di mestiere, l’assessore ha rilevato la positività di quanto fatto fino ad oggi e dei risultati ottenuti. Tuttavia il suo accento è caduto quasi esclusivamente sulle emissioni da traffico, dimenticando completamente che in una regione fortemente manifatturiera come la Lombardia, forse anche l’industria è fonte di emissioni inquinanti. Tant’è che i nuovi provvedimenti rispecchiano quelli del passato, e sono per buona parte sul versante del trasporto privato: auto e motocicli.

In questi giorni apprendiamo anche da alcuni quotidiani che la Regione Lombardia e il Comune di Milano stanno predisponendo ulteriori provvedimenti per far fronte al problema delle emissioni atmosferiche. In pratica, il Presidente Formigoni e il Sindaco Moratti hanno concordato uno stanziamento per la mobilità sostenibile di 5 milioni di euro da erogarsi come “voucher”, ovvero contributi a quei cittadini e cittadine che decidono di liberarsi dell’auto in favore del trasporto pubblico in tutte le sue articolazioni: bus, metrò, bike e car sharing ecc.

Ora, a parte la stranezza di un tavolo convocato e legittimato a discutere solo parzialmente del problema, e di un provvedimento della Regione limitato alla sola città capoluogo, risulta evidente che:

· per una seria politica di riduzione dell’inquinamento non bastano provvedimenti solo temporali e riferiti al trasporto. Serve una politica seria, innovativa, che affronti alla radice tutte le cause delle emissioni, comprese quelle industriali;

· le concentrazione inquinanti chiedono interventi non soltanto a Milano, ma sull’intera Regione. E’ risaputo che in molte città, dove rilevate, le emissioni superano le soglie consentite dalla legge; non è un caso che sia stata aperta dalla Commissione europea una procedura d’infrazione verso la Lombardia e l’Italia;

· la politica dei “voucher”, o contributi una tantum per sostenere o orientare le scelte individuali, già praticata nella scuola, nella formazione, nell’accesso alle prestazioni sociali e ora proposta per contenere le emissioni atmosferiche, ha il carattere di un tampone momentaneo. Non ha la rilevanza dell’intervento che raccoglie il problema e innesca evoluzioni per superarlo in maniera positiva e duratura. Rispetto ai risultati che si propone di realizzare, può rivelarsi uno sperpero di risorse inutile o irrisorio, oltre che tradursi in una sottrazione di risorse a interventi che invece sarebbero decisivi ed efficaci.

· la crisi ambientale, in tempi di crisi economica, ben oltre l’ambito Regione-Comune di Milano, richiede un confronto approfondito, tanto più quando investe il Trasporto Pubblico Locale. Anche in quest’ambito, il confronto in materia di tariffe per l’adozione di agevolazioni e riduzioni in rapporto ai reali bisogni, è contemplato. E i bisogni reali, oggi aggravati dalla crisi, vengono prima e vanno oltre la scelta di rottamazione definitiva, anche quando possibile. Si aggiunga che invogliare il ricorso al Sistema di trasporto pubblico in tempi in cui disfunzioni e disagio, a livelli mai riscontrati prima per dimensione e gravità, pesano su utenti e pendolari, rischia di risultare una beffa.

Rispetto al messaggio che vorrebbe accreditare l’idea che si sta facendo qualcosa per salvaguardare l’equilibrio ambientale, la CGIL considera che questo obiettivo è da perseguire; senza indugi occorre destinare risorse a politiche coraggiose, lungimiranti ed efficaci, capaci di confrontarsi e di misurarsi davvero con i bisogni reali della popolazione e dell’ambiente; bisogni che lasciati irrisolti rischiano di precipitarci in tensioni e disastri irrimediabili”.

Sesto San Giovanni 28 luglio 2009

 

 

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