Cgil lombardia: ministro maroni vergogna


COMUNICATO STAMPA



CGIL LOMBARDIA: MINISTRO MARONI VERGOGNA



Sconcertano le affermazioni del Ministro Maroni: “per contrastare l’immigrazione clandestina non bisogna essere buonisti, ma cattivi e determinati nell’applicazione della legge”.

Fermo restando che non siamo in presenza di persone che vivono nella clandestinità, ma di persone che quotidianamente vivono al nostro fianco, non si comprende a quali clandestini si riferisca Maroni. Alle assistenti familiari che accudiscono i nostri anziani, ai lavoratori che nelle campagne per 2.5 euro all’ora raccolgono pomodori e frutta e vivono in condizioni disumane senza acqua e luce in ruderi obsoleti (vedi denuncie di MSF), ai lavoratori che nei cantieri lavorano in nero vittime del caporalato.

Sfruttamento al limite dello schiavismo segnano la vita di migliaia di lavoratori irregolari e se qualcuno di loro decide di porsi al margine della legalità, va giustamente punito secondo la legge.

Punire chi è responsabile di reati è un dovere dello Stato ma essere cattivi con i clandestini genericamente intesi vuol dire legittimare qualsiasi abuso nei loro confronti.

La presenza dei cosiddetti clandestini nel nostro paese è il frutto delle politiche di questo governo e soprattutto di quelle del partito che il Ministro Maroni rappresenta.

Le cause dell’aumento della presenza di immigrati irregolari nel nostro paese sono da ricercare nell’assenza di politiche per un ingresso regolare nel nostro paese. Siamo in presenza di Decreti flussi tardivi e per nulla rispondenti ai reali bisogni del nostro sistema economico, alla impossibilità di regolarizzare chi ha un lavoro, di datori di lavoro che hanno fatto e fanno la loro fortuna sulla mancanza di diritti sul lavoro e su bassi salari e incentivano con il loro comportamento l’ingresso di immigrati irregolari.

La Bossi Fini è la causa di tutto ciò, una legge che negli anni ha fatto diventare irregolare anche chi aveva un regolare permesso di soggiorno e ha avuto la sfortuna di non trovare in sei mesi un altro lavoro, basti pensare che sono proprio le associazioni artigiane a denunciare l'esistenza in Lombardia di 17mila lavoratori che per questa ragione sono in regime di clandestinità..

Le affermazioni di Maroni sono gravissime e rischiano di alimentare ulteriori tensioni in un paese come il nostro che quotidianamente già vive di eccessivi allarmi sociali e del diffondersi di atteggiamenti xenofobi.

A un Ministro che vuole governare con cattiveria e non con giustizia cercando di capire quali sono i veri problemi, non possiamo che dire: vergogna.



Sesto San Giovanni 3 febbraio

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