Ancora un morto sul lavoro ieri nel bresciano.
Dichiarazione di Oriella Savoldi della Segreteria della CGIL Lombardia

 

 

Oriella Savoldi, della Segreteria della Cgil Lombardia, a proposito delle modifiche e delle proroghe al Testo Unico per la sicurezza nei luoghi di lavoro ha detto: “da mesi il Ministro del Lavoro non parla d’altro. Questo atteggiamento concorre ad alimentare un clima che favorisce inadempienze e senso di impunità. Intanto uomini, giovani e meno, continuano a morire in modo atroce. E' di ieri l'ennesima notizia della morte di un operaio - Ivan Bonincontri, di 40 anni - nel bresciano. Ancora una volta si cercheranno le cause, ma la causa principale è bene in evidenza. Sta nei messaggi dissacranti della vita umana che passano nel lento smantellamento del Testo Unico, ed insieme vanificano le migliori intese sindacali e le migliori pratiche di comportamento che già si sono affermate, e che hanno visto le imprese investire nella direzione di una maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro.

Non per forza l'Esecutivo avrebbe dovuto perseguire l'arretramento, - ha proseguito Savoldi - non per forza avrebbe dovuto ascoltare le richieste più retrive. Se questo però ha potuto accadere, come potrà ora mettersi al riparo dall'essere indiretto responsabile di quelle morti causate da inadempienza, sottovalutazione, superficialità e da quell'inciviltà che non fa del rispetto della vita umana, il bene primo da perseguire?”

 

Sesto San Giovanni 27 marzo 2009

 

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