Incontro del 20 gennaio 2009: sulla testa dei pendolari e dei lavoratori, l’ambiguità aumenta i disagi. dichiarazione di oriella savoldi della segreteria della cgil lombardia


COMUNICATO STAMPA



INCONTRO DEL 20 GENNAIO 2009: SULLA TESTA DEI PENDOLARI E DEI LAVORATORI, L’AMBIGUITÀ AUMENTA I DISAGI.

DICHIARAZIONE DI ORIELLA SAVOLDI DELLA SEGRETERIA DELLA CGIL LOMBARDIA

Oriella Savoldi, della Segreteria della CGIL Lombardia, dopo la riunione in Regione sulla situazione del trasporto pubblico in lombardia ha detto:
“I problemi dei pendolari non sono risolvibili nell’immediato, o meglio alcuni, come una maggiore pulizia o una migliore accoglienza rispetto alle loro difficoltà, per essere risolti richiederebbero solo una “buona gestione”, mentre altri, per la mole di investimenti strutturali che comportano sull’insieme del sistema ferroviario (stazioni comprese) potranno trovare soluzione nel medio e lungo periodo, a condizione che in questa direzione vadano le volontà politiche ed istituzionali (Governo e Regione). Non rinnovare il contratto di servizio a Trenitalia, non significa risolvere i problemi dei pendolari, ma vuol dire avere in mente altro, a rischio di accrescere i problemi, non certo di risolverli.
Basta porsi alcune domande: com’è pensabile che orari che già fanno fatica ad integrarsi possano sopportare l’introduzione di altri treni?
Come può la Stazione Centrale, che già fa fatica a sopportare il traffico in entrata, accogliere nuovi treni solo per il fatto che non sarebbero più di Trenitalia ma di altri vettori? La soluzione è quella alla quale aspira la Provincia di Brescia di inserire il proprio treno? E se altri Comuni o Province facessero la stessa scelta, cosa ne sarebbe del sistema ferroviario già pesantemente in sofferenza? Non ci sarebbe il rischio di una complicazione tale da comportare il rischio della paralisi dell’intero sistema? L’impressione è che alcuni protagonisti istituzionali si siano già dimenticati del Patto recentemente sottoscritto per la realizzazione di un sistema di trasporto pubblico integrato, che comporta la capacità di dialogare al suo interno, evitando rovinose competizioni o tentativi di privatizzazione spinta, il cui prezzo rischia di aumentare danni e disagi ai soliti noti: utenti, contribuenti e lavoratori.
Più che viaggi in treno per misurare la veridicità di quello che lamentano giustamente i pendolari, forse la Regione Lombardia farebbe meglio a disporsi per qualche incontro in più con Trenitalia - o con il Governo - per rinnovare positivamente il Contratto di Servizio con quest’ultima, provando ad affrontare i problemi dei pendolari e risparmiandoci dal tentativo di accreditarsi come loro miglior rappresentante, quando in realtà, mentre le carte si imbrogliano i disagi restano”.



Sesto San Giovanni 21 gennaio 2009

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