Sicurezza nei luoghi di lavoro e decreto milleproporoghe. la posizione di cgil cisl uil della lombardia


SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO E DECRETO MILLEPROPOROGHE.

LA POSIZIONE DI CGIL CISL UIL DELLA LOMBARDIA


COMUNICATO STAMPA

Le proroghe del Governo e le proposte presentate dalla Lega Nord cercano di destabilizzare l’applicazione del decreto 81/08 sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.

La settimana scorsa il Senato ha approvato con voto di fiducia la conversione in legge del Decreto Milleproroghe che contiene ulteriori emendamenti al decreto 81/08 e propone proroghe per la regolamentazione tecnica del trasporto ferroviario, per la sicurezza nel comparto marittimo e portuale e per l’emanazione dei decreti per la Pubblica Amministrazione previsti all’art. 3 del decreto 81/08.

I due emendamenti proposti dai parlamentari della Lega, già approvati in Commissione Affari costituzionali del Senato, grazie all’incisivo intervento di CGIL CISL UIL sono stati cancellati dal Decreto Milleproroghe.

Si tratta comunque di un fatto gravissimo, che avrebbe penalizzato milioni di lavoratori, la tutela dei loro diritti e delle loro condizioni di lavoro.

Gli emendamenti riguardavano infatti la cancellazione del diritto nelle aziende al di sotto dei 15 dipendenti di avere il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza interno all’azienda stessa e la messa in discussione anche della rappresentanza di tipo territoriale, in contrasto anche con quanto sancisce la direttiva europea in materia rispetto al diritto di rappresentanza.

CGIL CISL UIL della Lombardia denunciano inoltre, a quasi un anno dall’approvazione del decreto 81/08, la mancata emanazione di 38 decreti applicativi e la mancata convocazione della Commissione Consultiva prevista dall’articolo 6, e chiedono la piena applicazione della legge quale atto di assunzione di responsabilità e di impegno politico e sociale nel far avanzare, e non arretrare, le politiche che devono salvaguardare la vita e la salute di milioni di lavoratori e di cittadini.


Sesto S. Giovanni, 16 febbraio 2009



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