Cgil cisl uil lombardia malpensa: occorre un confronto che risolva i problemi aperti nel settore del trasporto aereo


CGIL CISL UIL LOMBARDIA



MALPENSA: OCCORRE UN CONFRONTO CHE RISOLVA I PROBLEMI APERTI NEL SETTORE DEL TRASPORTO AEREO



Il decollo della nuova Alitalia rischia di lasciare problemi rilevanti e conseguenze negative per il mercato del volo italiano e per migliaia di lavoratori impiegati in questo settore nella nostra regione.



Mentre in queste ore si sta definendo l'alleanza internazionale da parte di Cai con Air France, sostenuta dal governo, non vengono esplicitate le ragioni strategiche che portano a valutare come migliore questo partner, e si intuiscono sempre di più le possibili conseguenze negative. Si prefigura su Malpensa una grave crisi che può portare a distruggere migliaia di posti di lavoro in modo ingiustificato e dannoso per tutto il paese e a vanificare gli sforzi e gli ingenti investimenti fin qui sostenuti per la realizzazione di Malpensa e le infrastrutture connesse.



CGIL CISL e UIL della Lombardia hanno chiesto l'immediata attivazione di un confronto in sede istituzionale che metta attorno ad un tavolo tutti i soggetti istituzionali, sociali ed industriali coinvolti, nell’ambito del quale si possano approfondire le prospettive occupazionali e individuare azioni di contrasto all'impoverimento del settore e con esso le conseguenze negative per i lavoratori e per gli utenti attraverso il rilancio del ruolo di Malpensa come uno dei fattori utili allo sviluppo economico e alla competitività della nostra regione e dell’intero Paese.



Nel merito i sindacati chiedono alle istituzioni e a tutti i soggetti economici e imprenditoriali interessati di poter condividere e perseguire i seguenti obiettivi:



la scelta del partner internazionale per Alitalia non può essere oltre modo penalizzante per l'aeroporto di Malpensa come appare dalle condizioni dell'intesa possibile con Air France; in tale contesto, CGIL, CISL e UIL chiedono che sia assolutamente garantito e realizzato il suo rilancio come aeroporto internazionale e intercontinentale;
vanno create le condizioni per una effettiva liberalizzazione delle rotte internazionali e degli slot per gli aeroporti milanesi rivedendo gli accordi bilaterali, con le necessarie garanzie temporali per i vettori, in modo che l'aeroporto di Malpensa possa effettivamente accedere al più presto alle opportunità di mercato dei vettori internazionali;
va affrontato il futuro delle attività del Cargo, dando continuità a questa attività importante per tutta l'economia del nord del paese;
vanno evitate scelte di Alitalia-CAI che determinino ripercussioni negative sulle attività di SEA Handling, permettendo alla stessa di realizzare gli obiettivi contenuti nei piani industriali già approvati, in corso di attuazione e posti alla base di recenti accordi sindacali;
vanno tutelate tutte le attività economiche e commerciali inserite nei sedimi aeroportuali;
vanno rimessi in campo finanziamenti esaurienti e strumenti propri in tema di ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori coinvolti dalla crisi attuale e futura, dando tutele adeguate a tutte le tipologie contrattuali coinvolte, ivi compresi i dipendenti dell’indotto;
va assicurato all'aeroporto di Linate, importante polo del settore, una funzione che salvaguardi l’attività e l’occupazione.


Più che prese di posizione e rimbalzo di responsabilità, ora ai lavoratori e all'economia servono soluzioni ed una correzione delle scelte in atto. Come si riposiziona il settore, le sue prospettive rappresentano una partita troppo importante per il futuro del settore nel nostro paese e di una Regione importante come la Lombardia; nessuna delle parti coinvolte, a partire dalle istituzioni, può pensarsi esonerata di responsabilità rispetto all’esito che si determinerà. Occorre un confronto trasparente nel quale l’occupazione e le condizioni dei lavoratori di Malpensa e di Linate non siano trattati come un aspetto secondario della vicenda.



Nel respingere ogni logica di contrapposizione fra diverse aree del Paese e fra lavoratori, CGIL CISL e UIL intendono continuare a battersi per ottenere risultati ai tanti problemi aperti e sostengono l'azione delle categorie dei trasporti e degli altri settori coinvolti che rappresentano i lavoratori colpiti dalle ricadute gravi delle nuove scelte di Alitalia e del governo.







Sesto S.Giovanni, 8 gennaio 2009


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