Molto più gravi del previsto i tagli alla scuola in lombardia.
Dichiarazione di Fulvia Colombini della Segreteria della Cgil Lombardia e di Fiorella Morelli della Segreteria della Cisl Lombardia.
Sono stati diffusi oggi i dati relativi al taglio del personale docente previsto per il prossimo anno scolastico in Lombardia.
Si perderanno complessivamente 4000 posti di lavoro pari all’11% del taglio complessivo nazionale.
In Lombardia la popolazione scolastica aumenterà di oltre 11000 alunni, e le richieste da parte delle famiglie per quanto riguarda la scuola primaria a tempo pieno e a tempo prolungato sono aumentate rispetto all’anno scolastico in corso.
Con questa situazione non potrà essere garantito il soddisfacimento dei bisogni delle famiglie e la qualità dell’istruzione, non solo della scuola primaria ma di tutti i cicli scolastici.
La scorsa settimana l’assessore Rossoni ha assicurato alle Organizzazioni Sindacali confederali e di categoria che si sarebbe fatto garante nei confronti del Governo per non subire tagli ingenti.
Cgil e Cisl chiedono a Regione Lombardia un incontro urgente affinché vengano rispettati gli impegni presi per garantire alle famiglie a agli studenti un diritto allo studio di qualità, all’altezza di questa regione, e dichiarano la propria disponibilità ad un percorso comune che solleciti il Governo a cambiare le proprie scelte.
Sesto San Giovanni 25 marzo 2009