CGIL LOMBARDIA
UFFICIO STAMPA
COPENAGHEN: IL RUOLO DEL LAVORO NELLA LOTTA AL CAMBIAMENTO CLIMATICO.
DICHIARAZIONE DI ORIELLA SAVOLDI DELLA SEGRETERIA DELLA CGIL LOMBARDIA E DI FAUSTO ORTELLI DEL DIPARTIMENTO AMBIENTE
Oriella Savoldi, della Segreteria della Cgil Lombardia e Fausto Ortelli del Dipartimento Ambiente sottolineano come l’appuntamento di Copenaghen sia “una scadenza di fondamentale importanza per la ricerca di un accordo mondiale, dopo quello di Kyoto, per progredire nella riduzione delle emissioni di CO2.
Per gli uomini e le donne della CGIL il lavoro è lo snodo su cui fondare la lotta al cambiamento climatico, a partire dai luoghi di lavoro, dal livello locale a quello globale.
Le lavoratrici i lavoratori devono affrontare la crisi ambientale causata dai cambiamenti climatici, la crisi economica mondiale e la conseguente crisi sociale (disoccupazione, migrazioni, alimentazione). Queste sono per la CGIL sfide inedite e coinvolgenti; senza dipanare e affrontare queste sfide non c’è futuro per l’umanità e per il lavoro.
Occorre un’assunzione di responsabilità: non c’è alternativa cioè alla lotta al cambiamento climatico che passI attraverso un nuovo modello di sviluppo, una nuova idea di società, un’azione locale e globale.
E’ necessario ripensare che cosa, come e per chi produrre, generare ricerca e sviluppo e investire in nuove tecnologie, trovare una coerente applicazione per i vincoli delineati a Copenaghen. Nel nostro Paese significa anche ricercare politiche condivise senza riaprire un’opzione tecnologica superata come il nucleare.
Per il mondo del lavoro, al fine di favorire un’uscita certa ed ecosostenibile da questa devastate crisi economica e difendere l’occupazione, occorre reinventare strategicamente economia verde, ovvero risparmio energetico così come propone l’unione europea.
In tale contesto i Paesi sviluppati non devono solo investire risorse per la propria trasformazione, ma devono anche impegnarsi - concludono i due sindacalisti della CGIL Lombardia - a trovare un esito positivo al vertice.
La Conferenza deve inoltre adottare un dispositivo condiviso e con obiettivi vincolanti; auspichiamo che tutti i protagonisti facciano la loro parte.
Mai come oggi la soluzione della crisi passa attraverso una scelta economica di tutela, sostegno e cura dell’ambiente: soluzioni che possono essere fonte di vita e libertà per gli esseri umani, uomini e donne, oggi e domani”.
Sesto San Giovanni 18 dicembre 2009