Il 9 ottobre

SCIOPERO GENERALE FIOM. IL SOSTEGNO DELLA CGIL

Pieno sostegno della CGIL anche in Lombardia allo sciopero generale di otto ore dei metalmeccanici indetto dalla Fiom per il 9 ottobre.
5 saranno le manifestazioni interregionali organizzate dalla categoria, alle quali la CGIL garantirà il massimo della partecipazione, invitando le altre categorie e le strutture camerali ad organizzare la presenza di nutrite delegazioni.
A Milano manifesteranno i lavoratori di Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia. A Firenze si concentreranno i manifestanti dell‘Emilia Romagna e della Toscana, mentre a Roma quelli di Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Sardegna. Napoli sarà l’appuntamento per Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria. Infine la Sicilia manifesterà a Palermo.
Nel volantino di convocazione dello sciopero si legge tra l’altro: “i metalmeccanici scioperano 8 ore in tutta italia e manifestano per fermare i licenziamenti e la chiusura delle fabbriche, difendere il contratto nazionale e la democrazia.
In Italia milioni di lavoratrici e lavoratori subiscono la Cassa integrazione e la mobilità, mentre i dipendenti delle piccole aziende e i precari vengono licenziati dalla sera alla mattina. In tante fabbriche oggi si lotta, anche con forme estreme, per difendere il proprio posto di lavoro.
Ora il Governo e le banche, la finanza e la Borsa, affermano che la crisi è finita e la ripresa è vicina: non è vero. La realtà è che aumentano le fabbriche a rischio di chiusura, si concentrano le produzioni e si chiudono gli stabilimenti, di nuovo si vuole delocalizzare.
La Fiom ha chiesto alla Federmeccanica di aprire subito un tavolo sulla crisi che abbia lo scopo di bloccare i licenziamenti e di fermare la chiusura delle fabbriche, per preparare davvero la ripresa produttiva. Gli industriali metalmeccanici hanno respinto questa richiesta, rivendicando invece il diritto a licenziare, come mezzo per affrontare in ultima istanza la caduta della produzione.
La Federmeccanica evidentemente preferisce fare accordi separati che distruggono il contratto nazionale e la democrazia sindacale, piuttosto che impegnarsi davvero per affrontare la crisi e salvare il lavoro con investimenti in tecnologia e ricerca.
Bisogna fermare l’attacco all’occupazione e la distruzione del patrimonio industriale e per questo la Fiom rivendica di:
•impedire la realizzazione di un accordo separato che snatura il ruolo del Ccnl, produce divisione, peggiora le condizioni e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori;
•ottenere il blocco dei licenziamenti a difesa dell’occupazione, qualificando ed innovando il nostro sistema industriale, impedendo così che la crisi ricada solo sulla testa delle lavoratrici e dei lavoratori;
•estendere gli ammortizzatori sociali a tutte le forme di lavoro e realizzare un piano straordinario di formazione professionale e per la sicurezza sul lavoro;
•sospendere l’applicazione dell’accordo separato sulle regole contrattuali;
•ottenere un adeguato incremento salariale e richiedere la detassazione degli aumenti del Ccnl;
•conquistare il diritto democratico per rendere validi gli accordi e le piattaforme solo se approvati tramite referendum dalla maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori interessati.

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