Scuola: FLC, senza risposte adeguate pronti a sciopero generale
Dalla categoria un fitto programma di iniziative per denunciare la situazione drammatica dei precari della conoscenza
07/09/2009
Senza risposte adeguate e atti conseguenti del governo, la FLC CGIL è pronta a proclamare lo sciopero generale e una manifestazione nazionale. L'auspicio della categoria è che, se dovesse essere, il tutto avvenga unitariamente così come è stato in passato. La FLC ha così predisposto un fitto calendario di iniziative di mobilitazione di contrasto alla precarizzazione dei lavoratori della conoscenza, lavoratori sugli scudi in questi giorni dopo i pesanti tagli apportati dalla ‘riforma Gelmini’.
Si comincia il prossimo 10 settembre quando ci sarà un presidio davanti al Ministero dell’Istruzione in Viale Trastevere. Nello stesso giorno è prevista, inoltre, una ulteriore convocazione dei sindacati sulle misure che il Miur intende mettere in campo per dare una risposta alla drammatica situazione in cui si stanno venendo a trovare i precari della scuola. Misure, tra l’altro, che la FLC ha già giudicato finora insufficienti.
Il 14 settembre è in programma la giornata nazionale di mobilitazione con presidi presso le sedi degli ex provveditorati. Il primo giorno di scuola, diverso per gruppi di regioni, si terranno iniziative territoriali, presidi, volantinaggi davanti alle sedi scolastiche la mattina e assemblee pubbliche pomeridiane aperte ai genitori, agli studenti e alle forze politiche.
Nei primi giorni di ottobre poi sarà individuata una giornata per essere in ‘100 piazze per la conoscenza’. A Roma e nei diversi territori, a livello regionale o provinciale, la FLC organizzerà una giornata nazionale nella quale porteremo i lavoratori della conoscenza, con i loro ‘ferri del mestiere’, nelle piazze. Lezioni, esperimenti e ricostruzioni delle attività lavorative ma, anche, musica e spettacoli. Nel frattempo, tante sono le iniziative nelle quali la FLC è presente insieme ai lavoratori precari che ora non avranno più lavoro, insieme ai genitori e agli studenti, preoccupati per un anno che si apre fra mille difficoltà, incertezze e risorse sempre più scarse.