PIANO CASA lombardo approvato martedì 14 luglio 2009

Il titolo non inganni! Non c’è nulla di straordinario nel cosiddetto “Piano casa” lombardo approvato Martedì 14/07/2009. Infatti, lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio e urbanistico della Regione avrebbero chiesto ben altre scelte, tanto più in considerazione dei diversi e urgenti bisogni abitativi, del recupero di aree dismesse facili al degrado, della manutenzione e messa in sicurezza degli edifici esistenti, pubblici e privati.
La norma si limita ad autorizzare l’ampliamento, per chi può deciderlo avendone la possibilità economica, anche nei parchi e nei centri storici. Ampliamento per di più senza alcuna regia o controllo come se vincoli e indirizzi fossero orpelli inutili e dannosi e non il richiamo ad un ordine più grande, che va oltre il proprio interesse individuale.
In questo modo la maggioranza al governo della Regione dimostra di non avere ambizioni – o passioni politiche - per la qualità delle case e dei servizi che gli aumenti trascineranno; in altri termini, fatto salvo il risparmio energetico a cui sono condizionati gli aumenti, non c’è un reale interesse per la qualità e la sicurezza del vivere.
Non resta ora che richiamare i proprietari pubblici e privati che intendono avvalersi della possibilità concessa dalla norma, a misurare le loro scelte nell’orizzonte sopra richiamato. Ed insieme, invitare tutti coloro che sono animati da profondo senso civico e politico, a tener viva l’attenzione sulla trasformazione resa possibile, che certo chiederà lettura, parola e iniziativa.

Oriella Savoldi Segretaria CGIL Lombardia


Sesto San Giovanni, 16 Luglio 2009

 

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