CGIL BRESCIA - CGIL LOMBARDIA - CGIL MILANO

ACCOLTO IL RICORSO DEL SINDACATO.

IL TAR DELLA LOMBARDIA BOCCIA IL BONUS FAMIGLIE DELLA REGIONE: DISCRIMINA I CITTADINI EXTRACOMUNITARI

 

Dichiarazione del Segretario generale della CGIL Lombardia, Nino Baseotto e dei Segretari generali delle Camere del lavoro di Milano e Brescia, Onorio Rosati e Marco Fenaroli.

E' stata pubblicata ieri la sentenza del Tar della Lombardia in merito al ricorso presentato da Cgil Milano, Cgil Brescia, insieme ad alcune famiglie straniere, e congiuntamente ad Anolf di Bergamo e Cesil di Milano (due Associazioni che fanno riferimento alla Cisl) contro la delibera sul "bonus famiglie numerose" della Regione Lombardia, che escludeva dal beneficio le famiglie straniere in possesso del regolare permesso di soggiorno rinnovabile.

Il ricorso presentato dal sindacato aveva lo scopo di allargare il diritto a tutti, senza discriminazioni, sulla base della ragione che la misura del "bonus famiglie numerose" era stata decisa a sostegno del reddito delle famiglie povere in difficoltà a causa della crisi economica in atto.

Il TAR boccia la filosofia di intervento della Regione ed accoglie pienamente le osservazioni di CGIL e CISL.

Il Tribunale ha riconosciuto che il ricorso del sindacato non solleva un problema di graduatoria e di conflitto tra gli interessi delle famiglie, ma pone l'obiettivo del riconoscimento di uguali diritti per coloro che si trovano nella medesima condizione di povertà, in coerenza della legge Regionale n.23 del 1999 e dell'art. 2 dello Statuto Regionale, che non ammette discriminazioni sulla base della provenienza territoriale.

La Lombardia ha buone leggi, non discriminatorie che devono essere applicate concretamente soprattutto nei contenuti delle Delibere Amministrative.

Proprio per dare concreta attuazione alla sentenza, crediamo necessario l'avvio urgente di un confronto tra l'assessorato e le organizzazioni sindacali al fine di definire tempi e modalità per la riapertura del bando regionale, rendendo cosi praticabile per i nuclei familiari residenti e con regolare permesso di soggiorno, la possibilità di ottenere quanto previsto.

Crediamo altresì che questa sentenza e il diritto li sancito, possa determinare le condizioni affinché, anche in ragione della crisi, si sancisca l’uguaglianza nei diritti di tutti e tutte nella nostra Regione, oggi e nei prossimi anni.

Ci auguriamo che il Presidente Formigoni si convinca finalmente dell'inutilità e dannosità per se e la propria Giunta di inseguire le spinte più estremiste e venate di xenofobia presenti nella maggioranza che lo sostiene.

Sesto San Giovanni 20 luglio 2009

In allegato la sentenza del TAR

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