Sul bonus bebe’ il tribunale di brescia da’ ragione alla cgil. dichiarazione di fulvia colombini della segreteria della cgil lombardia. comunicato stampa della camera del lavoro


COMUNICATO STAMPA


SUL BONUS BEBE’ IL TRIBUNALE DI BRESCIA DA’ RAGIONE ALLA CGIL. DICHIARAZIONE DI FULVIA COLOMBINI DELLA SEGRETERIA DELLA CGIL LOMBARDIA. COMUNICATO STAMPA DELLA CAMERA DEL LAVORO.

E’ uscita oggi la sentenza del Giudice del Lavoro del Tribunale di Brescia che ha dato ragione alla CGIL della stessa città che aveva presentato un ricorso, ritenendo discriminatoria la decisione del Comune di assegnare un bonus bebè di 1000 euro esclusivamente ai figli di cittadini italiani o a coppie miste. Dall’erogazione del bonus venivano esclusi i figli sia di extracomunitari che di comunitari. Di seguito le dichiarazioni rispettivamente di Fulvia Colombini, della Segreteria della CGIL Lombardia e della Camera del Lavoro di Brescia.

“La CGIL, che da sempre difende il carattere universale dei diritti, presentando questo ricorso ha inteso confermare il proprio convincimento che su questo terreno non ci possano essere mediazioni che mettano i cittadini in una condizione di disparità sociale ed economica.

Siamo convinti che spetti proprio alle istituzioni sancire l’uguaglianza dei diritti tra le persone e promuovere l’integrazione sociale e culturale; troviamo dunque particolarmente grave che sia stata proprio una Giunta comunale a concepire un provvedimento così palesemente discriminatorio.

Sesto San Giovanni 27 gennaio 2009




CGIL
CAMERA DEL LAVORO DI BRESCIA


“Non abbiamo fatto spettacolo della nostra iniziativa di ricorso presso il Giudice del Lavoro.

Ci ha mossi uno dei nostri principi fondamentali: quello dell'uguaglianza.

Questo primo esito positivo ci motiva a dare, con serietà e coerenza, continuità al nostro impegno di rappresentanza e di tutela dei cittadini migranti, che sono ormai, ma per noi da sempre, parte integrante della realtà del lavoro bresciano.

Sulla base dei principi Costituzionali e sulla base dell'uguaglianza nei doveri della contribuzione sociale, del carico fiscale sia nazionale sia locale.

“I bambini sono bambini” scrivemmo sul nostro primo volantino contro l'idea non ancora deliberata, il nostro parere non è stato accolto dalla Giunta.

Il giudice del lavoro dimostra che non è possibile un sostegno monetario al tasso di natalità, pensiamo che ancor meno il Comune possa contribuire utilmente a quello della fertilità degli italiani residenti in Comune di Brescia.

Meglio sarebbe sostenere altri comportamenti virtuosi, come quello della convivenza e della corresponsabilità nella vita comunale, così che possa diventare vera vita comunitaria.”



Camera del Lavoro di Brescia

Brescia, 27 gennaio 2009



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