COMUNICATO STAMPA

Avvio Progetto Interreg "SPL-INSUBRIA: cooperazione per la competitività
dei sistemi produttivi locali dell'area insubrica"


Oggi 30 Giugno 2009, presso la sede della Regio Insubrica, è stato presentato alla stampa il Progetto Interreg "SPL-INSUBRIA: cooperazione per la competitività dei sistemi produttivi locali dell'area insubrica.

Cooperazione, competitività, innovazione sono le parole-chiave del Progetto. Preceduta dall’altra parola-chiave che è crisi. Dalla crisi economica odierna non si esce chiudendosi nel localismo, ma appunto nell’apertura, nella collaborazione, nel rafforzamento del sistema locale, inteso come area che comprende Canton Ticino e province italiane dell’Insubria. Sistema inteso come rete, come network capace di stare nella rete lunga della globalizzazione. La crisi in corso deve dunque essere vista come opportunità per il riposizionamento dell’area Insubrica, con ricerca di nuovi mercati, come innovazione non solo di prodotti ma soprattutto di cultura imprenditoriale, di cultura di rete, di cultura della collaborazione tra i due lati della frontiera. Cultura del network, dunque, da creare o da rafforzare. Perché l’area dell’Insubria non è solo frontalieri e banche, ma industria, servizi, università, ricerca. E futuro, alla ricerca di un modo nuovo di stare insieme e di collaborare. Di fare appunto network. Network di imprese ma non solo.

IL PROGETTO
Il Progetto è ideato dall’Ufficio di statistica del Cantone Ticino, dall'Università dell'Insubria e dalla fondazione ECAP e supportato da un Comitato Istituzionale di Progetto, costituito da rappresentanti del mondo imprenditoriale e sindacale, del mondo istituzionale e dei servizi alle imprese e della ricerca provenienti dall’area insubrica (Associazione Industriali Ticinese, Unione Industriali di Como, Unione Industriali di Lecco, Camera di Commercio di Varese, Camera di Commercio del Canton Ticino, Sezione della promozione economica del Cantone Ticino, Provincia di Varese, Regio Insubrica, Consiglio Sindacale Interregionale, USI-SUPSI, Ticinotransfer). Tale organo consultivo e di riflessione, che si è riunito per la prima volta il 30 Giugno 2009 nella sede della Regio Insubrica, affiancherà le istituzioni proponenti nelle diverse fasi del progetto, nelle scelte strategiche e nella discussione e valorizzazione delle sue risultanze.

Il progetto SPL-INSUBRIA figura tra le 56 proposte approvate dal comitato di pilotaggio del quarto programma operativo di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera Interreg e si articola su due anni, prevedendo fasi interrelate di ricerca, formazione e azione nel territorio dell’area insubrica (Ticino e province di Varese, Como, Lecco e Verbano-Cusio-Ossola).
Il progetto mira ad individuare le possibilità concrete di sviluppo integrato dell’area transfrontaliera e ad accompagnare gli attori locali (imprese e istituzioni) nella comprensione della natura e della dinamica dei sistemi produttivi locali, dei vantaggi specifici, dei bisogni condivisi, delle opportunità di risposta coordinata a tali bisogni.

OBIETTIVI
L’obiettivo è quello di mobilitare le imprese ad individuare alcuni bisogni comuni particolarmente cruciali ma affrontabili alla scala della cooperazione tra gli attori (pubblici e privati; del mondo delle imprese e del mondo istituzionale e della ricerca-formazione) del territorio transfrontaliero.
E’ abbastanza chiaro come il tema delle complesse relazioni scuola - lavoro determina spesso difficoltà sia nella formazione di lavoratori con le conoscenze e competenze adeguate sia nel reclutamento dei lavoratori qualificati oltre che nell’aggiornamento continuo e nell’occupabilità dei lavoratori di fronte ai grandi cambiamenti nella struttura produttiva e nell’organizzazione del lavoro.
Analogamente si può capire come le relazioni ricerca – industria ed impresa – internazionalizzazione determinino spesso una incapacità di introdurre innovazione e di diffondere una soddisfacente capacità di gestione dei processi di internazionalizzazione, specie nelle piccole e medie imprese.
Obiettivo della ricerca-azione è quello di mobilitare le energie imprenditoriali del territorio transfrontaliero per consentire un “upgrading” delle capacità strategiche delle PMI attraverso il coinvolgimento del mondo della formazione superiore, della ricerca, del trasferimento tecnologico. A partire da “focus group” imprenditoriali si dovrebbero individuare alcuni progetti comuni che potranno eliminare alcuni degli ostacoli più rilevanti all’introduzione di innovazione e alla internazionalizzazione delle imprese.

SFIDE
La sfida è migliorare il coordinamento transfrontaliero e scongiurare il rischio che non si colgano o si trasformino in debolezza le opportunità del territorio, che nascono dalla posizione strategica lungo l’asse europeo Nord-Sud - tra i principali poli del sistema urbano svizzero e del Nord Italia - e dalla forte vocazione industriale e distrettuale e verso attività terziarie qualificate.
Il progetto muove dalla convinzione che il superamento della “frontiera” sia una necessità prima ancora che un’opportunità, amplificata dai recenti accordi bilaterali tra Svizzera, Unione Europea e Stati Membri, che aprono la strada a processi di integrazione transfrontaliera. Si tratta di passare dalla frontiera come separazione alla frontiera come “osmosi”, di elaborare una visione condivisa dell’area, di individuare problemi e opportunità comuni, di integrare coerentemente risorse e competenze complementari, di valorizzare diversità e somiglianze, di aumentare la “densità” delle relazioni di cooperazione, di identificare modelli organizzativi compatibili con le risorse esistenti e con il quadro competitivo internazionale.

MODALITA’
Il progetto si fonda sul coinvolgimento sistematico degli attori del territorio, anche grazie al coinvolgimento del Comitato Istituzionale di Progetto, prevedendo interazione diretta con gli operatori economici di alcune filiere di particolare interesse, selezionate per approfondimenti e casi-studio, per stimolare confronto e scambio, per definire azioni pilota di cooperazione e integrazione.

FASI DEL PROGETTO
Le fasi principali in cui si articola il progetto prevedono innanzitutto la costruzione e la condivisione di una ampia base conoscitiva sull’evoluzione dei sistemi produttivi e sulla loro attuale strutturazione territoriale e di filiera. E' quindi prevista una fase centrale di lavoro diretto con gli operatori economici dei comparti selezionati per approfondimento e sperimentazione soprattutto nell’interazione tra scuola e lavoro, tra ricerca e industria e nell’internazionalizzazione attiva dei sistemi produttivi locali transfrontalieri.

FUTURO
La fase conclusiva prevede un processo di sintesi che permetta l'elaborazione di una strategia transfrontaliera per lo sviluppo integrato, partendo dalle esperienze e dalle conoscenze raccolte negli studi di caso. Come tale, la fase finale ha carattere strategico/operativo, proponendosi l'avvio di iniziative di medio e lungo termine che hanno valenza di produzione di nuove conoscenze e competenze professionali. L'esito di questo processo sarà presentato in un rapporto conclusivo e diffuso attraverso seminari e un convegno finale, in un'ottica di moltiplicazione successiva delle esperienze.

 

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