CGIL BERGAMO

Prende carattere nazionale la vertenza nell’azienda che stampa i periodici di Rizzoli

EUROGRAVURE, GIORNI DI SCIOPERO

I sindacati: “La crisi del mondo dell’editoria non sia alibi per disintegrare accordi aziendali”

 

Bergamo, giovedì 7 maggio 2009

Di nuovo in sciopero alla Eurogravure di Treviglio (Bergamo), l’azienda del gruppo Arvato specializzata in stampa a rotocalco che lavora anche per periodici Rizzoli come Oggi, Io Donna, Sportweek e per l’Editoriale Domus (Quattroruote): i lavoratori hanno incrociato le braccia ieri ed anche martedì 6 maggio contro una situazione che sembra non trovare soluzioni. Il 27 marzo l’azienda aveva fatto sapere che per tutti i 187 lavoratori si sarebbe proceduto al recesso dagli istituti retributivi concordati nella contrattazione di secondo livello: parte degli accordi aziendali riguardanti quattordicesima mensilità, maggiorazioni dei turni, indennità mensa sarebbero, cioè, carta straccia.

Ad un mese e mezzo dall’annuncio, l’azienda continua a mantenersi sulle proprie posizioni. La vertenza, intanto, sta prendendo carattere nazionale, con i vertici delle tre sigle sindacali di categoria, SLC-CGIL, FISTel-CISL, UILCOM-UIL, che al riguardo hanno chiesto un incontro alla controparte Assografici.

“Nella pratica la decisione dell’azienda potrebbe portare ad una riduzione di salario che oscilla fra i 4 e i 7mila euro in meno all’anno per ciascun lavoratore – spiegano i tre segretari generali provinciali di categoria Marcello Bertazzoni della SLC-CGIL, Gigi Pezzini della FISTEL-CISL e Bruno Locatelli della UILCOM-UIL - Per noi quella dell’azienda continua ad essere una decisione inaccettabile, visto che il costo del lavoro di Eurogravure, lo ripetiamo, è in linea col costo del lavoro nel settore. I valori sono simili, ad esempio, a quelli rilevati presso la concorrente Mondatori Printing. A noi l’operazione sembra più una strumentalizzazione della difficoltà oggettiva che attraversa il settore. La sofferenza del mondo dell’editoria, però, non può essere l’alibi per una disintegrazione degli accordi aziendali, che, se attuata da un gruppo come Arvato, rischia poi di essere estesa a tutte le aziende del settore”.

Contro l’annuncio di fine marzo i lavoratori Eurogravure avevano già manifestato la loro contrarietà con scioperi prolungati. All’inizio di aprile, poi, la protesta si era allargata e dalla Eurogravure era arrivata alle altre aziende del gruppo: era stato, infatti, proclamato (il 10 aprile) uno sciopero di un’ora anche al Nuovo Istituto Italiano d’Arti Grafiche di Bergamo, alle Arti Grafiche Johnson di Seriate e alla Distriberg di Grassobbio.

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