CGIL -UIL - SGB USS - UNIA 

PETIZIONE

I Lavoratori frontalieri non sono evasori, bensí importatori di ricchezza per il territorio


Il sindacati Unia e SGB/USS (CH) e i sindacati CGIL e UIL (I) ribadiscono al Governo Italiano che i 55'000 lavoratori frontalieri che ogni giorno varcano il confine Italo/Svizzero non sono evasori fiscali bensí importatori di ricchezza.

• Sono importatori di ricchezza perchè dal loro salario sono prelevate le imposte alla fonte che in misura del 38,8% vengono ristornate all’Italia: per l’anno 2008 verranno stornati circa 40 milioni di euro.
• Sono importatori di ricchezza perché il loro salario viene speso sul territorio di residenza: per l’anno 2008 sono stati immessi nel sistema economico paese circa 1,2 miliardi di euro di salario nel territorio di confine.

Si porta inoltre a conoscenza che la previdenza Svizzera si poggia sul sistema dei tre Pilastri di cui i primi due obbligatori mentre il terzo facoltativo.
Lo scopo del secondo pilastro (previdenza professionale obbligatoria) è quello di garantire una prestazione di vecchiaia integrativa al primo pilastro assicurando un minimo economico vitale.
A regime e in condizioni di salario ottimali (come previsto dal mandato costituzionale) il primo e il secondo pilastro devono garantire una rendita (pensione) ammontante a circa il 60% dell’ultimo salario di cui il 40% dal primo pilastro (AVS) rispettivamente circa il 20% dal secondo pilastro (LPP).
In nessun modo la previdenza secondo pilastro può essere interpretato come un investimento realizzato per il tramite dei propri risparmi.

I firmatari di questa petizione chiedono pertanto:
• Uno sforzo maggiore da parte del Governo Italiano per meglio comprendere le problematiche di questa categoria particolare di lavoratori garantendo anche per il futuro il diritto all’indennità di disoccupazione speciale per i frontalieri: il fondo esistente presso l’INPS deve essere utilizzato completamente per questo scopo; prima che si esaurisca la consistenza del fondo va raggiunto un accordo, possibilmente in sede europea affinchè ai frontalieri che perdono il posto di lavoro sia garantita l’indennità di disoccupazione.
• Che il secondo pilastro non venga equiparato ad un investimento di capitali all’estero e conseguentemente sia escluso dall’obbligo di monitoraggio fiscale per il tramite del quadro RW del modello UNICO.
 

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