FEDERAZIONE ITALIANA LAVORATORI CHIMICA
ENERGIA MANIFATTURE


Segreteria Regionale Lombardia

Comunicato ai Lavoratori E.On del settore gas
Quali sono le vere intenzioni di E.On?

Cosa sta accadendo nel settore della Distribuzione gas in Italia? Dopo che Enel ha concordato con il Fondo F2i la cessione del controllo sulle reti gas, anche E.ON Italia ha comunicato l’intenzione di cedere il 100% delle proprie reti gas, attraverso, dichiarazioni e interviste rilasciata alla stampa, alcune settimane or sono dall’Amministratore delegato del gruppo energetico tedesco, Klaus Schaefer, veniva annunciata la vendita degli impianti di distribuzione del gas acquisiti in Italia negli anni scorsi (con notevoli investimenti!).
Rivediamo in sintesi i fatti, perché qualcosa non torna chiaro, con una riorganizzazione appena attuata negli ultimi anni, attraverso la fusione e l’incorporazione di alcune decine di società private distributrici di gas acquisite in Italia (con forte concentramento al Nord e in Lombardia) Il gruppo ha dato vita a 5 società Territoriali inizialmente in capo alla Thuga (Laghi, Padana, Orobica, Nord Est e Mediterranea) successivamente rilevate direttamente dalla stessa E.On fino a giungere alla
situazione attuale.
Il dato preoccupante è che dopo la notizia appresa dai giornali nelle varie sedi aziendali è si è avviata una serie di voci (non smentite!) tese a creare un clima di forte incertezza nel personale addetto, paventando ulteriori riflessi negativi per i lavoratori, ci riferiamo in particolare alle voci di una ulteriore fusione di queste società di distribuzione prima di attuare la vendita dell’intero
pacchetto. Cosa ha in mente nella realtà questa azienda? Massimizzare economicamente la cessione e speculare sulla pelle dei lavoratori occupati nelle varie realtà decentrate? Sono queste le reali intenzioni aziendali e/o di qualche dirigente? Per ora non ci sono stati (purtroppo) i necessari incontri sindacali richiesti ai vari livelli, a partire da quello nazionale.
Sappiamo che è stato programmato un incontro a Roma per il 22 luglio p.v. Per quanto ci riguarda si rende necessario un chiarimento su tutta l’operazione, per parte nostra, ribadiamo che le due scelte sono in contrasto evidente. Ripetiamo - Che senso ha annunciare una vendita (perfino rapida) e al tempo stesso veicolare voci di fusione che richiederebbero in ogni caso un progetto, un necessario confronto sindacale, un tempo congruo per valutare trattare le questioni, fermo restando che le due cose non viaggiano insieme.
Come Filcem Cgil esprimiamo tutta la nostra contrarietà alla ventilata fusione anticipata delle società! Quali finalità avrebbe? Se non la mera riduzione del personale, senza contare che il nuovo acquirente (aldilà di chi sarà!) potrà avere, legittimamente, la necessità di riorganizzare comunque la struttura. Considerazione finale - la vendita ha un senso per come è stata annunciata (cioè fatta in tempi abbastanza stringenti) in alternativa si avvicina la scadenza delle concessioni in essere, entro i prossimi 2 anni e a quel punto si metterebbe in vendita un patrimonio in saldo? Attendiamo fiduciosi gli sviluppi con un’ultima domanda - Chi ci guadagnerebbe da una vendita annunciata, accompagnata da continue novità e cambi di direzione che rendono perlomeno
“preoccupato e nervoso” il clima tra i dipendenti?
Noi non staremo a guardare e se il confronto sulle finalità e tempi della vendita non forniranno le necessarie garanzie per il personale (come avvenuto ad es. in ambito Enel Rete Gas) faremo la nostra parte per disturbare il manovratore!


Milano 16 luglio 2009


FILCEM – CGIL LOMBARDIA - Piazza De Angeli,1 – 20146 MILANO – tel. 02/4676291 – fax 02/49762930

Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies