LA FP-CGIL LOMBARDIA CON I MAGISTRATI PER DIFENDERE GIUSTIZIA E DEMOCRAZIA

La Funzione Pubblica CGIL della Lombardia partecipa oggi a Milano, come nel resto d’Italia, a questa assemblea della ANM in una maniera che non vuole essere rituale.

Crediamo che questo possa essere un ulteriore vero momento di incontro tra chi nella Giustizia opera, per parlare dei problemi veri che la Giustizia in Italia vive. Per tentare di individuare strade che affrontino ed aiutino a risolvere le tante carenze che registriamo quotidianamente.

Già lo scorso giugno facendoci promotori insieme ad ANM della “Giornata per la Giustizia” lanciammo qui come nel resto del Paese il “patto per la Giustizia”, cioè una proposta concreta e condivisa da coloro che operano in quest’ambito.

A tutt’oggi il Ministro Alfano non ha risposto alla nostra sollecitazione. Crediamo che le assemblee di oggi possano essere un’opportunità per rilanciare la nostra proposta.

Ci troviamo, anche nella nostra Regione, di fronte a tagli degli investimenti e degli organici, solo nel Palazzo di Giustizia di Milano stimiamo ci sia una carenza di personale del 30% ed in alcune realtà come, ad esempio Busto Arsizio, si raggiunge e si supera il 60% di carenza. Alcune sedi di Giudici di Pace, nati come uno degli strumenti per risolvere parte dei problemi, rischiano seriamente la chiusura. Le competenze e gli impegni aumentano, anche grazie alla istituzione di nuovi reati, ma le risorse diminuiscono.

Il personale amministrativo del Ministero della Giustizia è stato sistematicamente escluso negli scorsi anni dai processi di riqualificazione vedendo mortificate le proprie competenze e professionalità ed il proprio portato di tutela dei diritti di tutti i cittadini.

Noi chiediamo al Ministro un reale cambiamento di rotta. I problemi della Giustizia in Italia, se li si vogliono davvero affrontare, non si risolvono né con interventi di vera e propria vessazione e persecuzione dei lavoratori pubblici come avviene con la legge 133 e la successiva legge 15 (decreto Brunetta), né con le politiche di puro annuncio che consentono a chi ha la responsabilità del Dicastero di occupare prime pagine di giornali, immaginando una ipotetica riforma che abbia solo come intento quello di penalizzarne i soggetti.

I problemi della Giustizia si possono risolvere partendo da nuovi investimenti, da una politica seria di intervento e dal coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, questo, prima di tutto per il bene del Paese e dei suoi cittadini.

Una Giustizia che funziona, e noi questo lo vogliamo con forza e lo abbiamo sempre affermato e ribadito promuovendo il “memorandum per la riforma del lavoro pubblico” già tre anni orsono, è garanzia e tutela dei diritti di ogni cittadino e, quindi, presidio di democrazia.

Oggi la FP-CGIL è qui per ribadire la propria vicinanza e la propria solidarietà ai Magistrati, in particolare a quelli di questa città che, solo poche ore fa, sono stati oggetto di un attacco mediatico gratuito, ingeneroso ed inaccettabile.

 

Milano, 29 ottobre 2009

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