FP CGIL Lombardia e FP CGIL Nazionale

Non si possono sottoscrivere accordi che non tutelino i lavoratori insieme agli utenti dei servizi

La Funzione Pubblica CGIL Lombardia e la Funzione Pubblica CGIL Nazionale, nell’esprimere pieno sostegno ai segretari territoriali di Como e Legnano, Matteo Mandressi e Andreina Manzi, sottolineano che la difficile situazione venutasi a creare nelle strutture afferenti alla Cooperativa Sociale Vitaresidence richiama tutti i soggetti coinvolti ad un’attenzione straordinaria verso la sorte delle lavoratrici e dei lavoratori presenti ma, ancor più, degli utenti dei servizi erogati in quelle strutture.

Per questo, bene hanno fatto i nostri segretari comprensoriali a non sottoscrivere l’accordo di cessione di ramo d’azienda alla società La Villa s.r.l., ed altrettanto ad esplicitarne le ragioni e le condizioni per potersi risedere al tavolo di confronto.

Siamo in presenza di pendenze giudiziarie il cui esito avrà importanti ripercussioni sulla gestione delle strutture e, quindi, sui lavoratori coinvolti; per questa ragione è importante verificarne gli sviluppi, che sappiamo essere a breve scadenza, e affrontare la situazione con maggiore serenità.

Nel merito dell’accordo per la cessione di ramo d’azienda, la nostra organizzazione sindacale non può sottoscrivere accordi che non contengano elementi di tutela per tutti i lavoratori relativamente alla salvaguardia sia dei posti di lavoro sia del salario mensile. Così come non è possibile sottoscrivere un accordo sottoposto a tali e tanti vincoli futuri da stravolgerne il senso vanificando ogni contenuto.

Sulla base di queste considerazioni abbiamo richiesto un’attenzione e un intervento particolari da parte della Confcooperative, associazione cui aderisce la coop. Vitaresidence, a tutti i suoi livelli decisionali.

Gloria Baraldi, della Segreteria FP CGIL Lombardia, e Rossana Dettori, della Segreteria FP CGIL Nazionale, affermano che “intendiamo coinvolgere tutte le istituzioni, territoriali e regionali, al fine di un’assunzione di responsabilità collettiva verso l’erogazione di servizi indispensabili alla tutela dei cittadini dei comuni coinvolti, che non può essere disgiunta dalle prospettive occupazionali e dalle condizioni di lavoro degli operatori.

Ci sentiamo pienamente corresponsabili delle scelte intraprese dai nostri segretari comprensoriali e disponibili, con loro, a presenziare a tutti i momenti di confronto che si riterrà opportuno attivare, con i lavoratori, con le istituzioni, con i soggetti datoriali coinvolti e le loro associazioni”.

19.5.2009

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