Comunicato stampa

I METALMECCANICI SCIOPERANO CONTRO L’ACCORDO ILLEGITTIMO SUL CCNL
Questa mattina hanno incrociato le braccia circa 1800 lavoratori nelle aziende del territorio

 

Sono circa 1800 le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici della Brianza che, nella giornata, hanno scioperato contro l’accordo separato per il rinnovo della parte economica del CCNL, firmato ieri da Federmeccanica, FIM CISL e UILM UIL. I metalmeccanici hanno incrociato le braccia alla Candy (Brugherio), alla Morsetec (Arcore), alla Peg Perego (Arcore), alla VRV (Ornago), alla Linkra (Concorezzo), alla Microtecnica (Brugherio), alle Officine Meccaniche (Lesmo), alla Beta (Sovico), alla John Crane (Muggiò) e in altre medie realtà aziendali del territorio, organizzando molti presidi davanti ai cancelli delle fabbriche. Decine i comunicati delle RSU contro l’accordo separato.

E’ la risposta di lavoratrici e lavoratori a un accordo illegittimo, perché, sul piano normativo, il CCNL conquistato unitariamente nel 2008 è in vigore fino a tutto il 2011. Un accordo minoritario, quali sono le organizzazioni sindacali che l’hanno siglato, che non hanno avuto il mandato delle lavoratrici e dei lavoratori.

L’accordo separato non affronta il bisogno primario di difendere i posti di lavoro dall’ondata di licenziamenti e riorganizzazioni annunciate da tutte le imprese per affrontare la crisi: Federmeccanica, FIM e UILM, infatti, hanno rifiutato di discutere la proposta della FIOM, che chiede di bloccare per due anni i licenziamenti, di estendere gli ammortizzatori sociali a tutti i lavoratori e di collegare i sostegni pubblici alle imprese al mantenimento dell’occupazione e degli stabilimenti in Italia. Il Fondo di sostegno al reddito, introdotto nel contratto separato, non può essere considerato una misura efficace, dal momento che entrerà in vigore nel 2012 ed è condizionato dai benefici fiscali assicurati dal Governo. Non è chiaro, inoltre, a chi, come, quanto e perché dovrebbe eventualmente essere erogato.

L’accordo separato programma la riduzione del valore reale dei salari: 110 euro lordi al V livello, con una prima tranche assolutamente modesta (un terzo livello a gennaio riceverebbe un aumento di poco più di 15 euro netti ! ) scaglionati in tre anni (equivalgono a 66 euro netti). E’ stato cancellato, inoltre, il valore del punto con cui definire gli aumenti ed è stata adottata una nuova base di calcolo, che è quella peggiorativa dell’accordo interconfederale separato, non firmato dalla CGIL.

L’accordo separato firmato ieri recepisce integralmente quello dello scorso 15 aprile, con tutti i suoi aspetti peggiorativi e limitativi della libertà e dell’autonomia negoziale nei luoghi di lavoro (dalla derogabilità del CCNL all’introduzione dell’arbitrato e delle sanzioni alle RSU).

“Si vuole imporre ai metalmeccanici un accordo di minoranza che ha valore per tutti –dicono Claudio Cerri e Vittorio Ferri, Segretario generale e Segretario organizzativo della FIOM Brianza-. Solo la democrazia può recuperare una pericolosa rottura sindacale. Per questo chiediamo a FIM e UILM di convocare un regolare referendum tra le lavoratrici e i lavoratori, per la validazione dell’accordo separato. Il CCNL è un loro diritto: non è proprietà di nessuno. Siamo pronti ad accettare qualsiasi esito del voto, come abbiamo sempre fatto”.

La CGIL, sia a livello nazionale che territoriale, sostiene la lotta della FIOM. “La nostra organizzazione è al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici che questa mattina hanno scioperato contro l’accordo separato –dice Ermes Riva, Segretario generale della CGIL di Monza e Brianza-, dai quali è arrivato un grande messaggio di democrazia”.


Monza, 16 ottobre 2009
CGIL MONZA E BRIANZA – Ufficio Stampa
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