Il confronto in Confindustria sul Documento unitario dei sindacati
LE CONSIDERAZIONI DEL SEGRETARIO CGIL LUIGI BRESCIANI, ALL’USCITA DELL’INCONTRO
Bergamo, venerdì 27 novembre 2009
Si è tenuto oggi pomeriggio fra sindacati e Confindustria un incontro che aveva all’ordine del giorno il Documento unitario di CGIL, CISL e UIL contro la crisi, testo presentato pubblicamente il 17 ottobre scorso. A conclusione dell’incontro, poco fa, il segretario generale provinciale CGIL Luigi Bresciani ha così commentato:
“Nell’incontro di oggi c’è stata una disamina della situazione economica provinciale. Il termometro della situazione sta virando verso il peggio per quanto riguarda il fronte occupazionale nel 2010. C’è una preoccupazione condivisa che il nuovo scenario potrebbe comportare la chiusura di molte aziende.
E’ condivisa la proposta dei sindacati di utilizzare sino in fondo tutti gli strumenti a disposizione, compresi i contratti di solidarietà, per mantenere nel 2010 i livelli occupazionali. Si tratta di resistere e, nel frattempo, disegnare il futuro del manifatturiero a Bergamo.
Come segretario della CGIL di Bergamo ho espresso la convinzione che il futuro del manifatturiero, lo sviluppo e un’innovazione di qualità si giochino soprattutto al tavolo con Confidustria e che occorre fare rete e sistema facendo incontrare nuove idee e iniziativa imprenditoriale con il mondo della scuola, della ricerca, dell’Università, delle Istituzioni. Perdere la manifattura significa perdere cultura industriale, cultura imprenditoriale, cultura del lavoro. Significa perdere la forza di questo territorio.
A fronte di un inevitabile ridimensionamento del manifatturiero occorre rispondere sia attraverso lo sviluppo di settori quali i servizi e il turismo che non sono alternativi, ma integrativi all’industria, ma dall’altra cercare, attraverso l’iniziativa imprenditoriale, il sostegno finanziario da parte delle Banche, di esplorare vie nuove, prodotti nuovi, idee nuove, nuovi settori nei quali investire, dalla sanità, al tessile tecnico, alla green economy, all’edilizia sostenibile”.