COMUNICATO SINDACALE
GRUPPO IDEAL STANDARD ITALIA

Le Segreterie Nazionali Filcem/Femca/Uilcem e il coordinamento nazionale Ideal Standard, riuniti il giorno 23 settembre a Bologna, per valutare lo stato della trattativa con il gruppo, esprimono la propria amarezza e il proprio dissenso, rispetto ad un confronto che a tutt'oggi non registra nessuna novità e nessun passo avanti, nonostante gli innumerevoli incontri a livello nazionale e poi territoriale.
A niente sembra essere servita la disponibilità delle organizzazioni sindacali, ne quella più volte dichiarata, da governo ed amministrazioni locali, ad intervenire a supporto di un piano di ristrutturazione e rilancio del gruppo in Italia.
In questa vertenza si è dimostrata tutta l'incapacità e l'irresponsabilità di un management, non adeguato a rappresentare un interlocutore serio di riferimento, poiché eterodiretto da scelte e decisioni, assunte a Bruxelles, ed orientate ai bisogni e alle finalità di un fondo di investimento, che già ha dato prova di se qua e là per il mondo, perseguendo obiettivi finanziari e speculativi, a scapito della dimensione industriale, del consolidamento e sviluppo del gruppo, del lavoro e dell'occupazione.
Già nei precedenti coordinamenti si è sostenuta e motivata la posizione di irricevibilità di un piano che conteneva al suo interno la chiusura di due stabilimenti (Brescia e Gozzano) e la drastica riduzione del personale per circa 700 unità, poiché ingestibile sul versante sociale e rinunciatario sul versante industriale, in rapporto al valore del marchio e alle prospettive e potenzialità del mercato italiano ed europeo.
Le stesse ragioni e le stesse motivazioni sono state tra l'altro espresse e rappresentate negli incontri al MiSE e dallo stesso rappresentante del governo lì presente.
A seguito di ciò, le Segreterie Nazionali Filcem/Femca/Uilcem e il coordinamento:

RITENGONO
sbagliata e inaccettabile la posizione aziendale, che dopo mesi di inconcludenza e interrompendo di fatto le trattative, ripropone, inviando una lettera alle OO.SS, la strada esclusiva degli ammortizzatori sociali come unica e sola possibilità di prosecuzione del confronto.

CONFERMANO
la propria posizione, in quanto solo attraverso un piano alternativo, a minor impatto sociale, sostenibile sul versante occupazionale e di rilancio degli stabilimenti italiani, si può gestire il presente e gettare le basi per una ripresa ed uno sviluppo nella prospettiva

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