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CGIL CISL UIL
COMUNICATO
LE AZIONI E IL DOCUMENTO DEI SINDACATI CONTRO LA CRISI UN CONVEGNO UNITARIO VENERDÌ PROSSIMO, 20 NOVEMBRE
Bergamo, martedì 17 novembre 2009
Di fronte alla crisi che sta attraversando la provincia di Bergamo, CGIL, CISL e UIL hanno intrapreso da tempo una serie di azioni, che hanno prodotto accordi di sistema, di coesione sociale e che possono diventare riferimento per tutto il territorio bergamasco: il progetto Valseriana, l’accordo con le Banche per l’anticipo della cassa integrazione e l’accordo sui mutui.
Su queste azioni e sull’applicazione del documento unitario contro la crisi presentato il 17 ottobre scorso (in allegato), si farà il punto in un convegno, organizzato per venerdì prossimo, 20 novembre, alle ore 9.30, alla Borsa Merci di via Petrarca a Bergamo (Sala Mosaico). L’incontro è aperto al contributo di tutte le associazioni del territorio, che sono state invitate a partecipare.
Per dare maggiore impulso ai progetti già avviati, i sindacati confederali ritengono fondamentale creare un Gruppo strategico operativo presso la Provincia di Bergamo che coinvolga tutti gli attori sociali ed economici, dove si affrontino i temi relativi alle crisi aziendali nei diversi settori e nei territori, al credito, alle politiche sociali, alle politiche del lavoro ed a quelle per lo sviluppo, sintetizzando in un documento le loro proposte.
CGIL, CISL ed UIL sono convinte che il mondo della politica, la Provincia, i Comuni, in accordo con i soggetti sociali ed economici, possano fare molto, attivando iniziative ed investimenti “anticiclici” di contrasto alla crisi e intervenendo sul tessuto economico e produttivo del territorio in una dimensione di programmazione sovra comunale.
DOCUMENTO DI CGIL CISL UIL
SULLA CRISI IN PROVINCIA DI BERGAMO
La crisi che sta attraversando anche il nostro territorio impone l’esigenza di ricercare tutte le strade possibili a livello nazionale, regionale e territoriale per evitare gli effetti devastanti per la tenuta occupazionale nell’industria, ma anche nei servizi nella nostra provincia, oggi fortemente a rischio. Ancora di più oggi, con tante famiglie in condizioni di difficoltà, appare evidente e scandalosa la profonda iniquità sul versante fiscale. Non sono più rimandabili interventi per contrastare e incidere sulle rilevanti risorse che potrebbero derivare da una lotta all’evasione e all’elusione fiscale. Occorre aumentare gli importi degli assegni di cassa integrazione tenendo conto dei carichi familiari ed estendere tale copertura a tutti i soggetti del mondo del lavoro colpiti dalla crisi. Servono investimenti, una politica fiscale che riduca le tasse sul lavoro e sulle pensioni,
una politica industriale che, nel sostenere il sistema manifatturiero italiano, sia incentrata su produzioni, ricerca e sviluppo delle tecnologie verso l’ambiente, verso la salute e più in generale verso tutte le innovazioni di prodotto e di processo fondate sulla valorizzazione dei saperi e della conoscenza.
A livello territoriale CGIL CISL e UIL hanno intrapreso da tempo una serie di azioni che possono essere di riferimento per tutto il territorio bergamasco: il progetto Valseriana, l’accordo con le Banche per l’anticipo della cassa integrazione e sui mutui, ne sono un esempio. Riteniamo altresì che Provincia e Comuni possano fare molto attivando iniziative ed investimenti “anticiclici” di contrasto alla crisi intervenendo sul tessuto economico e produttivo del territorio in una dimensione di programmazione sovra comunale.
Vogliamo con questo documento dare segnali precisi di contrasto alla crisi attraverso le seguenti proposte.
Alle Imprese e alle Banche:
1) La nostra indisponibilità ai licenziamenti la traduciamo con la disponibilità di risorse per non lasciare indietro nessuno. Ciò significa il prolungamento della CIGO, la proroga della CIGS in deroga per il 2010, i contratti di solidarietà e le riduzioni di orario che vanno estese. Serve un orientamento forte da parte delle Associazioni imprenditoriali bergamasche verso le Imprese, che non possono continuare a scegliere la politica della riduzione di costi, della compressione dei salari e delle flessibilità occupazionali. Le aziende devono evitare di disperdere professionalità ed esperienze acquisite negli anni, utilizzando tutti gli strumenti disponibili, con un ampio utilizzo dei contratti di solidarietà, dando così un chiaro segnale di non smobilitazione degli apparati produttivi;
2) Un impegno straordinario per investimenti e finanziamenti sulla riqualificazione degli apparati industriali e di servizi innovativi verso nuove e più avanzate produzioni ad alto valore tecnologico;
3) occorre che il sistema del credito provinciale non faccia mancare le risorse alle Imprese, soprattutto alle piccole e medie aziende e aiutino le famiglie di lavoratori in difficoltà. Chiediamo inoltre il pieno rispetto dell’accordo stipulato a dicembre 2008 sull’anticipo della CIG straordinaria o in deroga, attraverso una verifica semestrale dei dati relativi alle effettive erogazioni;
Alle Istituzioni bergamasche ai diversi livelli (Provincia, Com. montane, Comuni, Università):
1) è necessaria, per un reale ed efficace sostegno alle famiglie, l’apertura di un’estesa fase di confronto con i Comuni, singoli ed associati, sui temi delle politiche sociali locali sulla base delle specifiche piattaforme unitarie. In particolare si attendono interventi nel campo della non autosufficienza che, ancor più di prima, penalizza le famiglie costrette alla presa in carico diretta dei loro familiari oppure a sopportare oneri economici sempre più insostenibili.
Occorre estendere e razionalizzare gli interventi di sostegno alle famiglie colpite dalla crisi in particolare quelle a basso reddito (sostegno affitti, bollette, mutui, rette, tariffe, addizionali locali);
2) serve un forte impegno su un programma straordinario di manutenzione dei beni pubblici (edifici scolastici, strade, parchi, aree degradate, riqualificazione urbana, investimenti sul settore idrico) ed avviare un programma straordinario di riconversione ecocompatibile di tutti gli edifici pubblici oltre a mantenere la vocazione industriale delle aree dismesse della nostra provincia;
3) occorre predisporre un progetto per la formazione e l’istruzione che veda coinvolta la Provincia, il Provveditorato, le Imprese, i sindacati, l’Università di Bergamo con l’obiettivo di predisporre ed aumentare l’occupabilità e la competitività del territorio bergamasco;
4) va costruita una politica di inclusione sociale verso gli immigrati stranieri che vivono e lavorano in Provincia di Bergamo, abbandonando logiche discriminatorie nei provvedimenti amministrativi, promuovendo azioni positive sul versante del diritto di cittadinanza dei lavoratori stranieri e delle loro famiglie da parte degli Enti locali.
Sulle politiche di sviluppo del territorio CGIL CISL e UIL di Bergamo ritengono prioritari i seguenti interventi:
- politiche di sostegno alla riqualificazione produttiva
- accelerare la realizzazione delle infrastrutture per quanto riguarda la mobilità
- valorizzare maggiormente il ruolo dell’Aeroporto di Orio al Serio
- realizzare una strategia locale sull’energia e sul risparmio energetico
- definire i nuovi distretti del commercio e del turismo
Per tutti questi motivi riteniamo fondamentale creare un Tavolo strategico presso la Provincia di Bergamo che coinvolga tutti gli attori sociali ed economici dove si affrontino i temi relativi alle crisi aziendali nei diversi settori e nei territori al credito, alle politiche sociali, alle politiche del lavoro.
Su questi temi CGIL CISL e UIL di Bergamo intraprenderanno nei prossimi giorni una serie di confronti con i parlamentari e i consiglieri regionali bergamaschi, con Confindustria, con Imprese e territorio, con il Comune di Bergamo e la Provincia per sottoporre all’attenzione i temi del territorio e per individuare azioni concrete da realizzarsi nei prossimi mesi. A sostegno della piattaforma CGIL CISL e UIL organizzano un’Assemblea pubblica per presentare le proposte sopra elencate per il 20 novembre 2009 e indicono una “Marcia per l’occupazione e lo sviluppo” aperta a tutte le associazioni e forze sociali bergamasche per Sabato 5 Dicembre 2009.
Bergamo, 15 ottobre 200 9
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