CGIL CISL UIL
BERGAMO

Decreto correttivo al Testo Unico, domani probabile approvazione
SICUREZZA SUL LAVORO
LA PREOCCUPAZIONE ANCHE DEI SINDACATI DI BERGAMO: “TESTO UNICO DA SALVAGUARDARE”
La giurista: “Vera controriforma che altera il quadro generale”

Bergamo, giovedì 23 luglio 2009

Con ogni probabilità domani, 24 luglio, il Consiglio dei Ministri approverà in via definitiva il Decreto correttivo al Testo Unico sulla sicurezza.
“Il Decreto che il Governo sta per approvare in materia di sicurezza sul lavoro assume i caratteri di una vera e propria controriforma. Altera sensibilmente il quadro normativo generale, anziché limitarsi a correggere gli errori e ad integrare le parti lacunose”. Questo il giudizio espresso da CGIL, CISL e UIL di Bergamo, sul Decreto correttivo al Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (Decreto legislativo del 9 aprile 2008, n. 81) che, temono i sindacati, “potrebbe stravolgere, e non in meglio, l’attuale normativa in materia”.
CGIL, CISL e UIL di Bergamo puntano il dito:

- contro la modifica radicale delle disposizioni per il contrasto al lavoro irregolare;

- contro la de-responsabilizzazione -con effetto retroattivo!- dei datori di lavoro e dei dirigenti in caso di infortuni gravi o mortali;

- contro la soppressione dell'obbligo di indicare i costi relativi alla sicurezza del lavoro, pena la nullità dell'appalto;

- contro le visite mediche prima dell’assunzione (che comporterebbero la selezione del personale sul grado di buona salute di ciascuno);

- contro l’abolizione del diritto delle rappresentanze sindacali (sancito dall'art. 9 dello Statuto dei Lavoratori) a intervenire in materia di salute e sicurezza e di prevenzione degli infortuni.

Chiedono, per questi motivi, il ritiro del provvedimento o, almeno, la cancellazione di alcuni punti, considerati portatori di gravi conseguenze.

Di seguito, la sintesi unitaria su cui si trovano d’accordo i sindacati di Bergamo, stesa il 25 maggio scorso in collaborazione con la professoressa Olivia Bonardi, docente di Diritto del Lavoro presso l’Università degli Studi di Milano:

“Rileviamo la disattenzione con cui il Governo ha gestito sinora la fase di attuazione del d. lgs. 81/98, in particolare rinviando diverse volte l’entrata in vigore di alcune importanti disposizioni, quali quelle relative alle nuove modalità di effettuazione della valutazione dei rischi, agli obblighi di comunicazione all’Inail degli infortuni sul lavoro e alla nuova disciplina delle visite mediche preassuntive. Inoltre il Governo non ha provveduto all’emanazione dei decreti e dei provvedimenti amministrativi che sarebbero stati necessari per l’attuazione della nuova normativa e,

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