COMUNITÀ MONTANE
BRUMANA, FP-CGIL: “DAVVERO ENTI INUTILI DA ELIMINARE?”

Bergamo, venerdì 18 settembre 2009

Utili o nella pratica superflue? Gian Marco Brumana, segretario generale provinciale della FP-CGIL di Bergamo interviene nel dibattito sulla necessità di mantenere vive le Comunità Montane, gli enti territoriali locali nati con una legge del 1971 e costituiti dall’unione di Comuni montani e pedemontani, anche appartenenti a province diverse.

Sulla carta, le Comunità Montane sono state costituite per fornire alla popolazione gli strumenti per superare le condizioni di disagio date dall’ambiente montano (infrastrutture), e per impedire lo spopolamento del territorio, ma anche per la difesa del suolo, per sviluppare settori come quelli agricolo, artigianale, turistico. A ciò si aggiunge anche la gestione di servizi in forma associata fra Comuni (ad esempio, gestione del catasto, dei reticoli idrici, copertura della Protezione Civile, tutela ambientale e dei parchi).

Ma nella realtà?

“Per le Comunità Montane non solo il presente appare incerto e complicato. Ancora più fosco sembra il futuro. Già con la Finanziaria del 2008 e con un decreto legge del 2008, il legislatore nazionale ha disposto una progressiva riduzione dei trasferimenti erariali in capo alle Comunità Montane: con il decreto del Ministero dell’Interno del 3 giugno scorso si è data attuazione alla riduzione dei trasferimenti previsti per gli anni 2009, 2010 e 2011.

Ora, lo schema di disegno di legge presentato dal Ministro per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli, fatto proprio dal Consiglio dei Ministri a luglio, prevede addirittura la loro soppressione.

L’attuale Governo sembra, dunque, orientato, non a rivederne il ruolo ma a sopprimerle del tutto. E per i piccoli centri montani sembra che alle vecchie Comunità Montane si dovranno sostituire le Unioni di Comuni.

Il fatto è che le Comunità Montane sono già enti che uniscono fra loro i Comuni. Se un raffronto tra i due modelli si impone, si può dire che nessuno mette in dubbio la necessità di avvalersi di un ente di secondo livello che compensi la gracilità strutturale e funzionale dei piccoli Comuni,

segue >1|2
Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies