FILTEA-CGIL FEMCA-CISL

BERGAMO

LILLY ITALIA DI PEDRENGO: GIOVEDI’ PRESIDIO FUORI DA CONFINDUSTRIA A BERGAMO

Bergamo, lunedì 5 ottobre 2009

Dentro gli uffici di Confindustria, l’incontro sulla vicenda della Lilly Italia. Fuori, il presidio dei lavoratori: succede giovedì pomeriggio prossimo, 8 ottobre, a Bergamo. La protesta davanti alla sede degli industriali è prevista dalle ore 14.00, mentre alle 15.00 inizierà il confronto fra i rappresentanti dell’azienda tessile di Pedrengo e i sindacati.

Alla Lilly Italia appena quattro anni fa i lavoratori (quasi tutte donne) erano circa il doppio di oggi. Ora i 62 rimasti rischiano di subire nuovi, pesanti, tagli.Il 17 settembre l'azienda ha, infatti, aperto la procedura di mobilità per altri 30 dipendenti (di cui 26 operaie).

Nell’azienda la cassa integrazione straordinaria per crisi scadrà il 1° dicembre prossimo. 75 giorni di calendario prima della fine della cassa, come prevede la normativa, l’azienda ha deciso di aprire la mobilità.

“Oltre agli esuberi, a peggiorare la situazione ci sono anche due mensilità e l'acconto del premio in arretrato, come anche i versamenti al fondo pensione Previmoda a cui alcune lavoratrici hanno aderito” hanno detto Damiano Bettinaglio della FILTEA-CGIL e Simone Bellini della FEMCA-CISL. “Dal 1° luglio scorso fino al termine della cassa è stata chiesta, ed ottenuta, dal Ministero del Lavoro la modifica del decreto per chiedere il pagamento diretto dell'indennità di cassa direttamente dall'INPS. Nell'incontro di giovedì in Confindustria chiederemo di nuovo il ritiro della procedura di mobilità e l'attivazione di un percorso di cassa straordinaria in deroga, insieme a garanzie rispetto agli stipendi arretrati”.

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