Per lavoratori dipendenti e atipici in difficoltà economiche
CRISI: VERSO LA SOSPENSIONE DELLE RATE DEI MUTUI
Siglato poco fa il protocollo fra CGIL, CISL e UIL, UBI-Banca Popolare di Bergamo spa e BCC di Treviglio

Un altro passo in avanti contro gli effetti della crisi economica: è stato siglato nel primo pomeriggio di oggi in Camera di Commercio di Bergamo il Protocollo d’intesa sulla “Sospensione delle rate dei mutui” (che trovate integralmente in allegato), fortemente richiesto dai sindacati agli istituti bancari provinciali. Ad apporre la firma c’erano i segretari generali di Bergamo di CGIL, CISL e UIL e i rappresentanti di UBI - Banca Popolare di Bergamo S.p.A. e della BCC di Treviglio.

Dopo il “Patto per la casa”, stipulato il 12 giugno scorso a sostegno del settore immobiliare provinciale e, risalendo indietro di qualche mese, dopo la firma, la vigilia di Natale 2008, del Protocollo sull'anticipo della cassa integrazione (anche in deroga) per i lavoratori in difficoltà (fra sindacati e il 90% degli istituti di credito della provincia), ora l’accordo riguarda la possibilità “di posticipare il pagamento della rate dei mutui ipotecari concessi per l’acquisto dell’abitazione principale senza l’applicazione di oneri finanziari aggiuntivi a causa di difficoltà economiche indotte dalla perdita del posto di lavoro o da provvedimenti di mobilità o di cassa integrazione ordinaria, straordinaria e/o in deroga che abbiano coinvolto un appartenente al nucleo familiare (convivente) nel cui ambito vi siano soggetti che abbiano stipulato un mutuo per l’abitazione principale”.

L’accordo vale anche per i lavoratori atipici che si trovino in stato di disoccupazione da oltre 6 mesi.
“Quello che abbiamo firmato poco fa è un Protocollo positivo che stavamo aspettando e chiedevamo da mesi” spiega Luigi Bresciani, segretario generale provinciale della CGIL di Bergamo. “Va incontro alle esigenze dei lavoratori che non ce la fanno a pagare la rata del mutuo perché travolti da mancanza di lavoro, mobilità, cassa integrazione. Per ora lo abbiamo siglato solo con due banche, la Ubi-Banca Popolare di Bergamo e la BCC di Treviglio. Confidiamo nella possibilità di raggiungere un accordo a breve anche col Credito Bergamasco. È bene chiarire, per non creare illusioni dolorose, che nell’accordo le banche si dichiarano disponibili a valutare le richieste dei propri clienti in difficoltà e, quindi, di posticipare il pagamento delle rate. Cioè, non si tratta di un diritto acquisito automaticamente. Ma pensiamo sia, comunque, un primo passo avanti. Altro elemento rimarchevole è che questa volta, dopo alcuni problemi emersi nell’applicazione del Protocollo di dicembre, è già da ora previsto un monitoraggio fatto congiuntamente da banca e sindacati per verificare l’effettiva fruibilità delle proroghe”.

Bergamo, venerdì 3 luglio 2009
 

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