FLC LOMBARDIA

COMUNICATO STAMPA

Istruzione Tecnica. Laboratorio di riordino.  Sbagliato chiedere una sperimentazione “al buio”!

Proseguono i lavori delle 14 scuole lombarde dell’Istruzione Tecnica, settori meccanico, elettrico-elettronico, informatico, chimico, economico per quanto riguarda il “laboratorio per il riordino dell’istruzione tecnica”.
Divisi per tavoli di settore si sta procedendo alla declinazione dei risultati di apprendimento attesi in relazione al profilo professionale e ai processi di lavoro concretamente presenti nelle imprese.

Pur essendo a conoscenza che tale sperimentazione abbia solo carattere metodologico-didattico e quindi non di ordinamento, per la FLC CGIL valgono le preoccupazioni di sempre:

• Non ci pare che vi sia stata sufficiente informativa sia a livello regionale che di ogni singola scuola eventualmente coinvolta;
• Non si conoscono le implicazioni che tale percorso avrà in relazione all’obbligo scolastico;
• Per i docenti che stanno vivendo, o che potrebbero vivere, tale esperienza di formazione quale sarà il ruolo con il quale verranno calati dentro la fase sperimentale di avvio?
• Scatterà o meno una prima fase di riordino della struttura ordinamentale dell’istruzione tecnica e a seguito della quale un obbligato riordino dei quadri orari, aree disciplinari, discipline, classi di concorso e altro?
• Nella relazione delle scuole con il tessuto produttivo industriale e artigianale, quale sarà il ruolo delle associazioni imprenditoriali in termini di didattica e di certificazione?
• Con quale supporto legislativo tali sperimentazioni potranno reggere il prossimo anno scolastico? Forse che ciò voglia dire che oltre alla legge regionale sull’istruzione e formazione in Lombardia, L. 19/07, anche la L. 22/06 sul Mercato del Lavoro prende piena attuazione dentro le scuole di Stato?

Ci risulta che la maggioranza delle scuole sia orientata a strutturare i percorsi innovativi nelle classi terze, al fine di avviare i rapporti con il mondo del lavoro e nelle classi prime in relazione al rapporto con la progettazione per competenze previste nel regolamento dell’obbligo di istruzione.
Ora, il fatto che sia a nostra conoscenza che un tavolo di dirigenti scolastici stia per effettuare una riflessione sulle necessarie innovazioni organizzative indispensabili all’innovazione, sia in termini di organismi quali dipartimenti, ufficio tecnico, sia in tema di flessibilità organizzativa possibile e che ancora su tutto ciò si stia procedendo senza il pieno coinvolgimento responsabile dei rispettivi collegi docenti ci preoccupa molto!
Ci si domanda, infatti, come sia possibile tentare di far approvare, in chiusura d’anno scolastico, delibere di principio sapendo che queste finiranno per costituire l’architrave sulla quale poggiare la nuova struttura ordinamentale? In proposito, e sempre per quel che ci è dato ancora di sapere, riteniamo assolutamente sbagliato, quando non addirittura provocatorio, l’idea di poter portare verso delibere impegnative i vari collegi docenti convocati a fine giugno.

In ultimo, il 06 maggio scorso, presso il Ministero ha avuto luogo un incontro nazionale nel quale si è rendicontato del lavoro fino ad ora svolto nella nostra Regione in proposito. Bene, come FLC CGIL Lombardia, siamo a chiedere di conoscere gli interventi presentati dalla locale USR in tale occasione e di rendere pubblico tutto quanto fino ad ora svolto e ciò al fine di avviare un giusto processo di confronto ed informativa nei confronti delle OO. SS. così come previsto dal contratto regionale in materia di relazioni sindacali.

Milano 11/05/’09
 

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