FLC LOMBARDIA
COMUNICATO STAMPA
L’Intesa Gelmini-Formigoni muove i primi passi. Noi restiamo fermi al nostro NO!
Il 19 marzo scorso, la FLC CGIL Lombardia a proposito dell’intesa Formigoni-Gelmini in apertura di un suo documento così scriveva:
“Per la FLC CGIL esiste un unico sistema di formazione, quello unitario e nazionale. Noi siamo per diplomare studenti e futuri cittadini “italiani” e non per diplomare studenti e futuri cittadini “lombardi”.
Un’istruzione di segno locale può significare lo smantellamento di un’idea di formazione pubblica per il nostro Paese a favore di una “privatizzazione” regionale, di un “federalismo scolastico”.
Per noi nulla è cambiato rispetto a quel documento e alla sua premessa se non il livello di preoccupazione!
Dentro un processo di elaborazione che tutto a “livello interno”, Direzione Regionale Scolastica Lombardia, Regione Lombardia e Ministero, prosegue, infatti, la verifica della fattibilità di tale intesa in modo che già a partire dal prossimo A.S. 09/10 possano partire le prime esperienze di ordinamento.
Siamo, infatti, a conoscenza di un accordo che prevede, per gli Istituti scolastici che hanno già richiesto l’avvio, il rinnovo e/o la prosecuzione dei percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale, un loro essere già considerati, per “definizione”, aderenti alla proposta di Regione Lombardia, a meno di una loro esplicita comunicazione di ritiro.
Sempre lo stesso accordo prevede che per gli Istituti che invece intendano ex novo aderire alla nuova Intesa per l’a.s. 2009-10, debbono inviare la relativa delibera entro e non oltre il 15 giugno p.v..
Le scuole che invece intendessero aderire a partire dall’a.s. 2010-2011, dovranno inviare le relative delibere entro il 30 ottobre, in maniera da consentire la necessaria informazione alle famiglie per l’orientamento.
Questo “livello interno” ha trovato un terreno fertile sul quale camminare attraverso la legge regionale 19/07, da noi da sempre avversata, anche attraverso l’uso dei percorsi già esistenti quali quelli della “sperimentazione triennale” in materia di Istruzione e Formazione Professionale.
Il treno lanciato in corsa da Gelmini e Formigoni prevede per lunedì 18 maggio un primo momento operativo generale con l’incontro di tutti i dirigenti scolastici degli istituti tecnici e professionali della Lombardia che dovrebbe concludersi con l’avvio di tre gruppi di lavoro inerenti gli aspetti organizzativi,
didattici e territoriali.
I gruppi di lavoro dei dirigenti dovranno esplorare le diverse problematiche, anche relativamente alla fase di avvio e di intreccio nell’utilizzo del personale tra i diversi ordinamenti.
Noi come FLC CGIL continuiamo a pensarla sempre allo stesso modo e invitiamo tutti gli interessati, a partire dai Dirigenti Scolastici che immaginiamo vivano in questi giorni diversi livelli di pressione, a prendere in considerazione il fatto che sia un bene la sospensione dell’attuazione di tale intesa. Troppe e delicate sono le questioni che si aprono con la sua applicazione, di ordine contrattuale e sindacale, di ordine legale e forse anche costituzionale, ma anche di rispetto verso coloro che oggi dentro le istituzioni scolastiche operano e delle famiglie e studenti che ne fruiscono.
In proposito siamo a richiedere urgentemente alla Regione l’apertura del famoso “tavolo tecnico” mirante a conoscere nel dettaglio le implicazioni di tale intesa ed in particolare a partire dagli elementi che questa potrà modificare per gli attuali rapporti di lavoro sia riferiti ai lavoratori della scuola pubblica sia a quelli della Formazione Professionale Regionale.
Siamo venuti, inoltre a conoscenza di alcuni particolari che prenderanno corpo con l’applicazione dell’intesa a partire dal 2010/11:
• L’ordinamento di tali percorsi formativi diventa quello regionale in sostituzione di quello statale delle qualifiche dell’istruzione professionale, mentre la titolarità del personale – e quindi il contratto di lavoro – rimarrebbero ancora statali. In buona sostanza i costi del funzionamento rimangono a carico dello Stato. La titolarità è di Formigoni e la Gelmini paga!
• Il monte-ore sarà di 32 ore, esattamente come quello statale, ma l’organizzazione è per aree disciplinari e non più per singole discipline d’insegnamento, sicché è necessario che a livello nazionale sia prodotta una tabella di confluenza.
• Per la prima annualità sarà possibile beneficiare di un contributo per il lavoro aggiuntivo di progettazione.
FLC CGIL Lombardia invita tutti i docenti chiamati ad esprimersi attraverso il parere sovrano del loro Collegio docenti a non approvare delibere al “buio”, a richiedere di essere messi a conoscenza di tutte le implicazioni operative possibili susseguenti e a rivendicare l’eventuale diritto di veto.
Milano 09/05 /’09