COMUNICATO
CGIL E UFFICIO VERTENZE CGIL

 

NUOVE REGOLE SULLE ISPEZIONI AZIENDALI

LA CGIL DI BERGAMO: “ALTRO CHE PROGETTO TRASPARENZA,COSÌ SI SVUOTA IL SERVIZIO ISPETTIVO DELLA DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO”

 

Bergamo, mercoledì 17 giugno 2009

La CGIL di Bergamo torna a parlare del rischio che accompagna l’applicazione delle nuove regole sulle ispezioni aziendali: dopo la lettera indirizzata alla Direzione Provinciale del Lavoro di Bergamo il 24 febbraio scorso (in allegato, a firma di Luigi Bresciani), il sindacato di via Garibaldi, insieme al suo Ufficio Vertenze, ha organizzato, per oggi, una conferenza stampa sul tema.

Erano presenti all’incontro, Luigi Bresciani, segretario generale della CGIL, Martino Signori della segreteria provinciale e Carmelo Ilardo, responsabile dell’Ufficio Vertenze: si è discusso del rischio che la legge n. 133/08 e la Direttiva Sacconi del 18 settembre 2008 “svuotino le professionalità di chi opera nei servizi ispettivi e di vigilanza, in particolare nelle Direzioni Provinciali del Lavoro”.

La Direttiva emanata dal Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, stabilisce, infatti, le nuove linee guida che le Direzioni provinciali e regionali dovranno seguire nella programmazione e nello svolgimento dell’attività di vigilanza e di ispezione nelle aziende. La Direttiva indica agli ispettori il quadro dei compiti e delle modalità di accertamento in una nuova logica di servizio e di “collaborazione” con gli imprenditori.

“Continua l’attacco del Governo al riconoscimento delle tutele dei lavoratori , soprattutto per quanto riguarda la salvaguardia della salute e la messa in sicurezza del proprio ambiente di lavoro.

Si tratta di un’azione avviata con la legge 133/2008 attraverso la cancellazione delle norme emanate nella scorsa legislatura (che contrastavano il lavoro nero, l’evasione contributiva e tentavano di agire contro i continui incidenti nei luoghi di lavoro) e continuata con successive disposizioni del Ministro del Lavoro (tra cui il “Progetto trasparenza ed uniformità dell’azione ispettiva” avanzato dal Ministero con una circolare lo scorso mese di aprile). Disposizioni che sembrano facilitare l’adozione di comportamenti collaborativi e di “comprensione” verso le imprese,

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